La Commissione sulle sostanze stupefacenti (CND) a Vienna sta decidendo tra le 2 divergenti proposte, quella della Cina e dell’OMS, sul controllo internazionale di ketamina, un anestetico essenziale nella medicina umana e veterinaria, soprattutto nelle zone rurali povere e in casi di emergenza sanitaria. Il pool di esperti dell’OMS, dopo aver esaminato le evidenze scientifiche, sconsiglia il controllo internazionale di ketamina, sostenendo che potrebbe causare gravi danni per la salute pubblica.
Sebbene la posizione della Cina si sia leggermente ammorbidita, grazie alle pressioni da parte di numerose ONG, tra cui IDPC, volendo includere la ketamina nella tabella IV, anziché la più repressiva tabella I, questo comporterebbe che ancora milioni di persone potrebbero non ricevere l’anestesia in caso di interventi chirurgici.
Se dovesse passare la posizione cinese, oltre ai danni per le popolazioni di aree mondiali povere, si creerebbe un grave precedente per la credibilità dell’OMS, che per la prima volta non verrebbe ascoltato nella stesura dei trattati che regolano il controllo internazionale di stupefacenti.
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