No, non è un pesce d’aprile, ma anzi un evento storico. La Camera statunitense ha appena approvato il MORE Act (Marijuana Opportunity Reinvestment and Expungement), con un voto di 220 favorevoli (217 democratici, 3 repubblicani) e 204 contrari (2 democratici, 202 repubblicani).
Prima e fondamentale clausola della normativa è quella di rimuovere la cannabis dalla Tabella I delle sostanze illecite a livello federale. Vengono inoltre eliminate le passate sentenze per reati personali legati alla sola cannabis e si prevede una tassa sulle vendite del 5%, da reinvestire nei territori e fra le comunità più colpite dal proibizionismo.
Un vero e proprio percorso di depenalizzazione sull’intero nazionale, iniziato nel novembre 2019, grazie soprattutto alla maggioranza democratica alla Camera e al primo firmatario, il deputato democratico newyorkese Jerrold Nadler (oltre al californiano Loru Correa ed altri). Ora la misura (HR3617) passa al Senato, dove la situazione è però, come noto, più complicata. Inclusa la possibile perdita della risicata maggioranza Democratica (+1) alle prossime elezioni di mid-term a novembre, se come sembra la proposta non arriverà in aula prima di quella data. Si tratta anzi della seconda volta che il provvedimento viene votato dalla camera bassa: successe già al termine della scorsa legislatura (sotto Trump), ma in quel caso il Senato non la prese neppure in considerazione.
Fra le prime reazioni a caldo, Nancy Pelosi (Presidente della Camera) sottolinea che il passaggio della legge “contribuirà a porre fine alle devastanti ingiusitizie della criminalizzazzine della marijuana che hanno colpito per lo più le comunità di colore e meno abbienti, oltre a riflettere la volontà della vasta maggioranza dei cittadini”.
Analoga la presa di posizione di Troy Carter, Democratico della Louisiana, per il quale “il 91% degli americani vuole qualche forma di legalizzazione anche perchè così la polizia potrà concentrarsi a perseguire reati ben più seri”.
Se approvato in via definitiva e controfirmato dal Presidente Biden, il MORE Act eliminerebbe così il divieto federale in vigore fin dagli anni ’70 grazie a Richardi Nixon, lasciando ai singoli la decisione di optare o meno per varie forme di legalizzazione. Negli Stati Uniti, a oggi l’uso di cannabis per adulti in privato è legale in 19 stati, mentre in 36 lo è quella terapeutica.
E sempre oggi, primo aprile 2022, sono partire le rivendite per la vendita di cannabis anche in New Mexico. Oltre 150 le licenze concesse finora per un totale di oltre 250 rivendite al minuto.