Il Senato francese, quasi all’unanimità, lo scorso 28 maggio ha dato il via libera alla sperimentazione dell’uso della cannabis terapeutica. Il programma sperimentale durerà circa 2 anni, ma per partire dovrà attendere l’approvazione definitiva da parte del ministero della salute.
Come riporta France24 la cannabis terapeutica potrebbe quindi presto essere legalmente disponibile in Francia. Secondo le associazioni dei pazienti, sarebbero tra 300.000 e 1 milione i francesi che potrebbero trarre giovamento dal suo utilizzo. Il comitato di esperti incaricato dall’ANSM (l’Agenzia nazionale per la sicurezza dei prodotti sanitari) di valutare le modalità pratiche per la distribuzione della cannabis medica pubblicherà la propria relazione il prossimo 26 giugno.
Per il momento non è prevista una produzione nazionale, anche se alcuni territori hanno già richiesto di poter avviare coltivazioni. Secondo il professore Nicolas Authier, Farmacologo presso la clinica del dolore del centro ospedaliero di Clermont-Ferrand e a capo del comitato di esperti, l’esperimento avrà una durata sino al 2021, periodo nel quale – non essendo al momento legale la coltivazione – secondo il professore “avremo probabilmente bisogno di importare prodotti farmaceutici [da paesi in cui la cannabis medica è legale] fino a quando non verrà istituita una catena di approvvigionamento francese”.
L’uso della cannabis terapeutica sarà strettamente controllato. Ai medici sarà permesso di prescriverlo solo come “ultima risorsa, dopo aver provato tutti gli altri trattamenti terapeutici disponibili”, ha detto Authier. Nel dicembre 2018, l’Agence nationale de sécurité du médicament (ANSM) ha identificato le possibili applicazioni per la cannabis: cancro, alcuni tipi di epilessia, sclerosi multipla, cure palliative e del dolore che non rispondono ai trattamenti abituali. Ma su questo ci sono aperture politiche: “probabilmente avremo bisogno di ampliare la portata delle malattie ammissibili”, ha detto il senatore Esther Benbassa (Verdi) a FRANCE 24.