L’emanazione di leggi che regolano l’uso da parte degli adulti, la produzione e la vendita al dettaglio di cannabis in quattro Stati USA ha avuto un impatto negativo trascurabile, se lo ha avuto, sulla salute e sicurezza generale, secondo un’analisi commissionata dal CATO Institute, un noto Think Tank di ispirazione libertarian di Washington, DC.
I ricercatori della Harvard University e della Western Carolina University hanno valutato l’impatto delle leggi di legalizzazione della marijuana in Alaska, Colorado, Oregon e Washington rispetto ad una varietà di dati in tema di salute e sicurezza, tra cui uso di droghe, tassi di suicidio, ospedalizzazioni per abuso di sostanze, tassi di criminalità e sicurezza stradale.
Gli autori hanno concluso: “La legalizzazione della cannabis hanno avuto un effetto minimo sull’uso della marijuana e sui relativi effetti. L’assenza di conseguenze negative significative è particolarmente sorprendente date le previsioni a volte terribili fatte dagli oppositori della legalizzazione”.
Al contrario, gli autori hanno stabilito che le modifiche legali hanno avuto un impatto significativo sulla generazione di nuovi flussi di entrate fiscali statali. “Un settore in cui la marijuana legale ha ottenuto vantaggi inaspettatamente ampi è il gettito fiscale statale”, hanno concluso i ricercatori. In alcune giurisdizioni “queste cifre sono al di sopra di alcune previsioni pre-legalizzazione”.
Il testo completo del rapporto, “Dose of Reality: The Effect of State Marijuana Legalizations“, è disponibile online sul sito del CATO e qui sotto.
[Fonte NORML]