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Il Civil Society Monitoring of Harm Reduction in Europe 2022 è l’ultima edizione del report a opera di Correlation (C-EHRN), rete europea attiva sulla riduzione del danno (RDD) di cui Forum Droghe è partner italiano.

Pubblicati a partire dal 2019, i Monitoning Reports presentano una prospettiva continentale riguardo status ed evoluzioni del fenomeno, mediante raccolte dati portate avanti dai Focal Points di C-EHRN, ossia le organizzazioni erogatrici di servizi di riduzione del danno.

Riduzione del danno: servizi e linee guida da adeguare

Ciò che emerge dagli ultimi dati è l’impostazione obsoleta e anacronistica di questi ultimi. Ad esempio, sebbene i maggiori interventi si concentrino sui consumatori di oppioidi per via iniettiva, essa è segnalata come pratica in costante diminuzione. Allo stesso modo, i servizi per le persone che utilizzano stimolanti sono virtualmente assenti, persino in termini di trattamento.

I primi dati analizzati riguardano la misura in cui le organizzazioni per la riduzione del danno sono in grado di fornire risposta a quindici diverse tipologie di subpopolazioni, rappresentative di varie categorie di consumatori. Ciò che emerge è una buona disponibilità della risposta nei confronti dei consumatori di sostanze illecite come oppioidi e Nuove Sostanze Psicoattive (NPS), delle sostanze legali usate con metodi e finalità diverse da quelle previste, come nel caso dell’iniezione di stimolanti, nonché di risposta ai problemi delle persone senza fissa dimora.

L’estensione degli interventi non è sufficiente laddove si parli invece di minorenni e giovani adulti, detenuti, persone che praticano chemsex, e migranti irregolari. Per alcune di queste categorie, il biennio 2020-2022 ha comportato significativi cambiamenti: i Focal Points riportano un aumento dell’assistenza nei confronti dei sex worker, una minore capacità di intervento in favore dei senzatetto, una lieve flessione nel trattamento assistenziale fornito alle donne. Fra le motivazioni principali spiccano mancanza di fondi, limitate competenze da parte degli operatori, servizi spesso insufficienti e mancanza di pianificazione.

La mancanza di linee guida nei programmi di RDD è stata segnalata come un ostacolo al raggiungimento di dodici sottopopolazioni su quindici, e presso undici di esse si è registrata significativa mancanza di coinvolgimento nelle politiche di RDD. Inoltre, in dieci casi su quindici, l’accesso ai servizi è stato impedito da questioni legali o penali, frutto di politiche punitive, e in altri cinque si è osservata assenza delle condizioni basilari per poter istituire interventi, come la mancanza di una lingua condivisa.

In generale, circa i servizi essenziali, più del 30% dei Focal Points ha riportato livelli di adeguatezza inferiori a quello che dovrebbe essere lo standard.

Per quanto riguarda la disponibilità dei servizi, quelli incentrati sull’HIV si sono suddivisi in tre aree: prevenzione, test e trattamento. A queste se n’è aggiunta una quarta, legata ai programmi di scambio di aghi e siringhe, abbreviati in NSP (Needle and Syringe Programs), attuati negli istituti penitenziari. Per consumatori di NPS, utilizzatori di stimolanti per via iniettiva, persone che praticano chemsex, donne, membri della comunità LGBTQI+ e minorenni si è assistito a un deterioramento dei processi di cooperazione.

Nel 2022 i servizi dalla maggiore accessibilità sono stati, in ordine decrescente, i farmaci per il trattamento dell’HIV, i NSP, la prevenzione dell’HIV, i trattamenti agonisti degli oppioidi, il test per l’HIV e le unità di strada.

Fra le realtà esaminate emergono vistose differenze: Berlino, Berna, Vienna, Glasgow e Lussemburgo manifestano la necessità di una maggiore estensione degli interventi di RDD, a Barcellona è assente un programma che includa gli oppioidi sintetici, Londra sta affrontando difficoltà legali nell’implementazione delle stanze del consumo, così come Anversa e Copenaghen continuano invece a mostrarsi realtà all’avanguardia, sebbene la seconda sia alle prese con problemi relativi ai finanziamenti.

Un capitolo apposito del report è dedicato all’epatite C, per la quale la quasi totalità dei Paesi ha previsto linee guida considerate efficienti dalle valutazioni dei Focal Points: disponibilità di farmaci, accesso facilitato ai test e disponibilità di materiale informativo rientrano in quest’ambito. Solo due Paesi hanno dichiarato difformità tra linee guida e azioni pratiche. Nonostante questo, sedici Focal Points hanno denunciato limitazioni per gli operatori coinvolti.

Riduzione del danno, persone che usano droghe e comunità locali

Quali sono invece gli atteggiamenti sociali nei confronti dei consumatori di sostanze illecite e aderenti a programmi di RDD?

In generale, essi si mostrano ambivalenti, nonostante sia ancora possibile parlare di stigma da parte delle comunità locali, scisse fra negazione e accettazione di questo tipo di politiche. L’Importanza di queste ultime, ad ogni modo, viene ribadita da un buon livello di cooperazione, cioè la capacità di porre in collegamento i servizi di RDD con quei servizi che esulano dal campo delle droghe illecite pur mantenendosi attigui: è il caso dei servizi di reinserimento sociale o lavorativo, di ricerca, di advocacy.

Il coinvolgimento nell’ambito dei processi legislativi da parte degli utilizzatori di sostanze risulta essere ancora insufficiente: non solo le azioni politiche tendono a relegare questi ultimi in secondo piano, in particolare si è notato come la loro interazione sia vincolata a persone con esperienze di RDD pregresse e non più in corso.

La somma degli elementi fin qui riassunti restituisce un contesto caratterizzato dalla generale marginalizzazione delle politiche di RDD, in particolare istituendo un confronto con altri servizi di riduzione dell’offerta di droghe, come campagne di prevenzione o percorsi riabilitativi.

L’enigma finanziamento e la qualificazione degli operatori

La quasi totalità del settore della RDD deve inoltre fronteggiare carenze economiche e strutturali, con conseguenze variabili da Stato a Stato. In certi casi, l’insufficienza dei finanziamenti impedisce garanzia e continuità di servizi basilari, in altri esso coincide con l’impossibilità di potenziare l’offerta, in altri ancora è causa della chiusura dei programmi territoriali.

Le esigenze percepite come prioritarie dagli operatori riguardano la possibilità di accedere a finanziamenti più onerosi, la formazione del personale tecnico e la necessità di costruire un’accettazione sociale condivisa, oltreché una richiesta di maggiori riconoscimento a apprezzamento agli operatori stessi, in particolare a causa delle condizioni di lavoro spesso proibitive: come è possibile leggere nel report, “la situazione lavorativa dei lavoratori della RDD sembra essere altamente inadeguato rispetto ai requisiti educativi, emotivi e professionali richiesti”.

Conclusioni

Insomma, lo stato dell’arte della RDD in Europa sembra ancora essere molto lontano dal raggiungimento di una situazione accettabile. I dati suggeriscono che le sole migliorie si sono osservate in merito alla disponibilità di kit più sicuri per i fumatori e di kit intranasali. I due gruppi attualmente più penalizzati risultano essere sex worker e senzatetto, a causa di importanti deterioramenti, interruzioni o lacune dei servizi proposti, nonché dall’insufficienza degli stanziamenti, frutto di una valutazione della RDD come non prioritaria dal punto di vista politico.

Il cambiamento di mentalità da parte dei legislatori non ha infatti seguito in misura sufficiente le evoluzioni dei modelli di consumo delle droghe illecite, né quelle del loro mercato. In merito a quest’ultimo, il trend in maggiore ascesa si conferma essere quello delle NPS, riguardo cui le conoscenze tecnico-scientifiche appaiono ancora limitate e difficili da reperire.

Per quanto riguarda i modelli di consumo, per il 2022 sono state evidenziate nove tendenze, che includono fattori come il cambiamento nella disponibilità di sostanze, con un netto aumento osservato in merito al crack, nonché la disponibilità di nuove sostanze.

Un ultimo elemento da sottolineare ha a che fare con l’aumento dei consumi di metanfetamine e crack, sebbene inscritti in un quadro di utilizzo che, rispetto agli anni precedenti, viene ancora definito come relativamente stabile.

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  • pdf 230220_Civil Society Monitoring_2022
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    Aggiunto in data: 27 Febbraio 2023 16:33 Dimensione del file: 3 MB Download: 158
  • pdf 05-Executive-summary-IT
    Scarica il sommario esecutivo in italiano
    Aggiunto in data: 27 Febbraio 2023 16:28 Dimensione del file: 1 MB Download: 266