I giovani italiani consumano sempre meno cocaina ed eroina, ma sono ancora molto attratti dalla cannabis. Sono queste in sintesi le tendenze del consumo della droga nel nostro Paese riferite dal sottosegretario alla Presidenza del Consiglio del ministri, Carlo Giovanardi, oggi nel corso della presentazione a Roma e a Bruxelles della relazione annuale sull’evoluzione del fenomeno della droga in Europa. «In due anni di osservazione, dal 2007 al 2008 – ha spiegato Giovanni Serpelloni, direttore del Dipartimento politiche antidroga – abbiamo potuto osservare nei ragazzi dai 15 ai 17 anni la diminuzione del consumo di cocaina ed eroina. Un trend che invece non si registra per la cannabis». L’esperto spiega però che non si tratta di numeri in controtendenza con la relazione dell’Osservatorio europeo – che indica un boom per la cocaina e una riduzione della cannabis – perchè i dati europei si riferiscono al 2007 e anche a fasce di età differenti, e non sono quindi comparabili. Rispetto all’aumento del consumo di cannabis tra i ragazzi, il sottosegretario Giovanardi ha sottolineato che «il governo ha avviato solo da un anno politiche di contrasto efficaci, che prima i precedenti governi avevano abbandonato». Ci sono quindi, secondo Giovanardi, ottime possibilità di intervento. Il sottosegretario ha quindi spiegato che il consumo abitudinario di droghe coinvolge in realtà lo 0,1% della popolazione. Circa 180 mila persone che rappresentano «senza dubbio un problema drammatico». Ma «dobbiamo anche aggiungere che la stragrande maggioranza della popolazione italiana non fa uso di droga».
«Abbiamo un grosso problema in Italia, si sottovaluta il rischio dell’uso della cannabis. Bisogna lavorare per la prevenzione, l’informazione e l’educazione, ma, per prevenire i consumi, serve anche più ricerca». Lo ha detto il capo del Dipartimento per le Politiche antidroga, Giovanni Serpelloni. La responsabile dei rapporti internazionali e direttore generale dell’area tecnica del dipartimento, Elisabetta Simeoni ha annunciato che si sta «ultimando la creazione di un osservatorio permanente sulle droghe italiano, che fornisca al corrispettivo europeo dati in modo costante. Questo per evitare il problema che al cambio di governo l’Italia non riesca a fornire i dati che l’osservatorio europeo chiede». Allo stesso tempo sarà attivata una «newsletter mensile per rendere note le iniziative svolte e creare un luogo di dibattito sulle droghe in ambito nazionale e internazionale».
«Dopo due anni di osservazione dal 2007 al 2008 il dato che emerge è una diminuzione dell’uso della cocaina e eroina nei ragazzini tra i 15 e i 19 anni. Sempre nella stessa fascia di età si registra invece un trend in aumento dell’uso di cannabis». I dati a cui si riferisce Serpelloni riguardano in particolare il 2008 e età differenti rispetto a quelle riportate nel rapporto europeo.