Le Nazioni Unite contro le leggi che legalizzano l’uso della marijuana. L’International Narcotics Control Board (Incb), l’organo che si occupa del controllo degli stupefacenti, ha lanciato una controffensiva e ha avvertito che la legalizzazione della cannabis pone un grave pericolo alla salute pubblica. Ha inoltre definito “iniziative sbagliate” quelle in Uruguay e negli Stati americani di Colorado e Washington, che hanno aperto al consumo di marijuana, contravvenendo alle convenzioni internazionali sulle sostanze stupefacenti.
Nel suo rapporto annuale, l’Incb ha scritto che l’introduzione dell’uso terapeutico della marijuana in Colorado ha provocato un aumento del numero di incidenti stradali che coinvolgono guidatori che risultano ai controlli positivi alla cannabis. “I trafficanti di droga sceglieranno il percorso dove trovano meno resistenza, per questo è essenziale che lo sforzo globale contro la droga sia unificato” ha detto Raymond Yans, presidente dell’Incb. “Quando i governi considerano le loro politiche future su questi temi, la considerazione primaria dovrebbe essere sugli effetti a lungo termine sulla salute e il benessere della popolazione” ha aggiunto.
Yans ha poi dichiarato che le Nazioni Unite sono preoccupate da alcune iniziative volte alla legalizzazione dell’uso non medico e non scientifico della marijuana, che pone “un pericolo molto grave per la salute pubblica e il benessere”, che le convenzioni internazionali sulle droghe intendono invece proteggere. L’avvertimento delle Nazioni Unite segue la legalizzazione della vendita e della produzione di marijuana in Uruguay e negli Stati americani di Colorado e Washington (in quest’ultimo la legge deve ancora entrare in vigore), nonostante a livello federali resti illegale coltivare, vendere e possedere cannabis. Il presidente dell’Uruguay, José Mujica, ha detto che l’iniziativa è stata presa per indebolire il mercato nero e trovare un’alternativa alla “guerra contro le droghe”, che avrebbe creato più problemi di quelli risolti. Secondo l’Incb, invece, la legalizzazione non porterà alla fine del mercato nero, ma condurrà a un maggiore uso di droghe e a livelli maggiori di dipendenza.