Mille dinari serbi (poco meno di 10 euro) per una dose di ‘skunk’, qualità di marjuana molto potente.
Per la versione più economica ne bastano appena 600. Si passa a tariffe in euro per articoli più raffinati, quali funghi allucinogeni (20 euro) e cocaina (dai 70 ai 100). Si ritorna alla valuta locale, poi, per speed, lsd, eroine e altre droghe sintetiche (tra gli 800 e i 1600 dinari, ca 15 euro).
Non sono dati stilati in un report internazionale sul consumo di droga, ma in un graffito comparso su un muro interno del liceo alberghiero di Cacak, cittadina della Serbia meridionale. Al fianco della lista è disegnata un’insegna con scritto ‘STR Lerdi’, traducibile dal gergo in “Ditta individuale: Spaccio”.
Le immagini fanno il giro del paese che – noto per essere una cruciale area di transito del traffico internazionale di stupefacenti – da qualche anno si è scoperto mercato di consumo in costante crescita, soprattutto tra i giovani. Così, nel dibattito pubblico innescato dal graffito di Cacak, i genitori apprendono, scioccati, che quella marchiata sul cortile della ricreazione “è una lista di prezzi valida”, secondo gli esperti.
Affatto stupiti, invece, i loro figli trovano anzi “strano che (sul muro) non abbiano scritto il numero di telefono”, come dichiarato da alcuni studenti al quotidiano Vecernije Novosti.
“E’ chiaro, probabilmente a chiunque, che non si tratta di un vero rivenditore di droga” è la premessa in cui confida, anonimo, un giovane liceale di Cacak, interpellato dal giornale.”In questo modo qualcuno ha voluto attirare l’attenzione pubblica e sottolineare il problema della facile disponibilità di droga, poiché ne conosce i prezzi e la gente che la vende”. Una pista, quella dell’originale e ironica provocazione, ritenuta valida anche dalla polizia, la quale avrebbe “già interrogato alcuni giovani sospettati”. Gli autori del graffito restano, comunque, ufficialmente sconosciuti.
In base ai dati diffusi a giugno dal ministero dell’Interno, nei primi quattro mesi del 2012 la polizia serba ha sequestrato nel paese 222,36 kg di droga, dei quali 75,7 Kg a Belgrado. Nello stesso arco di tempo, gli agenti hanno scovato 1.841 pasticche di ecstasy. Parallelamente, sempre tra gennaio ed aprile, la speciale Task force per la criminalità organizzata ha sequestrato nel paese balcanico 2,6 kg di sostanze stupefacenti, principalmente eroina. Solo tra maggio e giugno, poi, sono stati sequestrati 552 kg di marijuana e scoperti due laboratori per la sua produzione, con equipaggiamenti da valore di circa 30.000 euro e prodotto per circa 80.000 euro.
Dragan Kovacevic, il preside della scuola alberghiera di Cacak chiamato in causa, rassicura però i genitori: ” i vostri figli in questa scuola sono protetti da ogni influenza negativa”, ha detto.