Lo spinello fumato la sera prima non è stato la causa dell’incidente mortale. Così il camionista 32enne di Piazzatore – che il 20 dicembre 2007 in piazza Risorgimento a Bergamo travolse Augusto Noris, 85 anni, ex funzionario di banca – è stato assolto: deve ringraziare la consulenza tossicologica di un docente universitario e il suo legale, l’avvocato Roberto Bruni.
L’uomo era stato rinviato a giudizio per omicidio colposo e con l’imputazione di guida sotto l’effetto di sostanze stupefacenti. Il legale, nell’udienza preliminare, s’era battuto per confutare il rapporto di causa-effetto. Erano stati sollevati dubbi sul fatto di come uno spinello di marijuana, fumato con un amico la sera prima, avesse potuto incidere sulla lucidità dell’autista la mattina successiva, a quasi 12 ore dall’assunzione.
La perizia aveva sostenuto che se le tracce organiche della cannabis restano nel sangue per decine di ore, non è detto che siano la prova che i riflessi dell’autista fossero annebbiati dalla droga al momento dell’incidente. L’esperto aveva scritto che l’effetto stordente della cannabis svanisce nel giro di poche ore, mentre le tracce dell’assunzione rimangono nel corpo per parecchio. Oggi è arrivata l’assoluzione.