In Ohio il movimento per la legalizzazione della cannabis ricreativa è pronto a tornare alle urne, con una nuova proposta di referendum da portare all’attenzione degli elettori nel turno elettorale di novembre 2018.
I cittadini dell’Ohio hanno già bocciato nel 2015 una proposta simile, con un voto netto (ben il 66% di contrari) Si è trattato di una delle più sonore sconfitte antiproibizioniste degli ultimi anni. Un insuccesso probabilmente dovuto al modello industriale e politico della proposta, che di fatto consegnava il mercato della cannabis ricreativa ad un oligopolio, come aveva a suo tempo commentato Marco Perduca per la rubrica di Fuoriluogo del 18 novembre 2015.
La nuova campagna deve raccogliere 305.592 firme entro il 4 luglio, ed il comitato promotore sarà guidato guidato da Jimmy Gould, fondatore e presidente di Green Light Acquisitions. E’ stato già annunciato un cambio di impostazione della nuova proposta di emendamento alla Costituzione dello Stato. Il nuovo confronto elettorale previsto per il prossimo anno comincia a diventare così interessante. Alla luce dei successi dei referendum del 2016, e perchè anche il Michigan andrà quasi certamente al voto sulla regolamentazione legale della cannabis, avendo già raccolto le firme necessarie. Il 2018, tenendo conto delle iniziative referendarie e legislative in corso, potrebbe quindi portare gli stati americani dove fumare marijuana è legale a superare la doppia cifra.
Nel frattempo in Ohio continua il percorso tortuoso della cannabis terapeutica, introdotto per via legislativa nel 2016: sono state recentemente rilasciate le licenze per la coltivazione, mentre sono circa 400 le domande di autorizzazione ad aprire dispensari.