Sallusti vuole essere fedele all’immagine di uomo tutto d’un pezzo e alieno dai compromessi. Vuole andare in carcere? Sia accontentato, dunque. Forse dopo una esperienza anche breve a San Vittore capirà che cosa è la galera dei poveracci e addomesticherà gli spiriti forcaioli del suo giornale.
Deve essere chiaro che in questo caso non c’entrano nulla i reati d’opinione.
Per questo sorprende che il Presidente Napolitano prenda in considerazione la concessione della grazia. Quando si trattò del provvedimento in favore di Adriano Sofri il Presidente chiosò che il problema era stato risolto con la detenzione domiciliare. Che c’è di diverso oggi?
Semmai il Quirinale potrebbe prendere in considerazione la grazia per le decine di migliaia di tossicodipendenti e consumatori di sostanze stupefacenti vittime della legge Giovanardi che marciscono nelle patrie galere.
L’iconoclasta