I proponenti della legalizzazione della cannabis hanno ottenuto vittorie importanti lo scorso martedì in varie consultazioni referendarie nel Paese sulla depenalizzazione del possesso e sulla tassazione della marijuana.
In Colorado, gli elettori hanno approvato una pesante tassa sull’uso ricreativo della marijuana, legalizzata già lo scorso anno. La tassa servirà a pagare i costi di monitoraggio dell’industria statale della cannabis e la costruzione di nuove scuole.
Gli elettori di tre città del Michigan hanno approvato misure per la legalizzazione del possesso fino ad un’oncia di marijuana da parte di adulti in luoghi privati, seguendo l’esempio di Detroit e Flint che hanno approvato leggi analoghe lo scorso anno. E gli elettori di Portland, in Maine, hanno detto sì ad un’ordinanza che legalizza il possesso fino a 2,5 once di marijuana da parte di adulti maggiori di 21 anni, diventando così la prima città della East Coast a prendere questo tipo di provvedimento, spiegano i promotori.
Questi successi sono una forte spinta propulsiva al movimento per la legalizzazione, che è riuscito nell’ultimo decennio a riformare leggi sugli stupefacenti e si è impegnata a ottenere ulteriore modifiche normative nei parlamenti statali.
“La maggioranza degli americani è ora d’accordo con la legalizzazione della marijuana per gli adulti, e questo lo si è visto nelle urne”, spiega Mason Tvert, portavoce di Marijuana Policy Project, una delle principali associazioni dietro le iniziative referendarie in tutto il Paese.
“Chiaramente il vento è favorevole alla riforma delle politiche sulla marijuana. Ci aspettiamo di assistere all’approvazione di questo tipo di misure normative in tutto il Paese nei prossimi anni”.
I sostenitori della legalizzazione hanno incontrato ben poca opposizione a questo giro di consultazioni elettorali, a dimostrazione del fatto che l’opinione pubblica sta propendendo ormai per una politica meno repressiva sulle droghe.
A Ferndale, in Michigan, quasi il 70 percento degli elettori ha approvato un’ordinanza che legalizza il possesso di piccole quantità di cannabis. E nella città di Jackson, il 60 percento degli abitanti ha sostenuto una simile iniziativa.
A Lensing, dove lo stesso Sindaco era favorevole alla legalizzazione, i risultati ancora non definitivi mostrano una vittoria netta, con 8.550 voti favorevoli e 5.339 contrari.
Chuck Ream, co-fondatore di Safer Michigan Coalition, che da anni sostiene la necessità di legalizzare la sostanza, spiega di essere rimasto stupito dalla facilità con cui queste ordinanze sono state approvate. “Sono state sorte di plebisciti”, ha commentato. Ream sostiene che questi risultati rafforzano i proponenti di una proposta di legge per depenalizzare il possesso di piccole quantità di marijuana all’esame del parlamento del Michigan. “Certamente speriamo che il legislatore approvi immediatamente la legge di depenalizzazione per l’intero Stato del Michigan, ora che è cosciente di come gli elettori non sostengano più il proibizionismo”.
Anche a Portland, la maggiore città del Maine, i sostenitori della legalizzazione hanno detto che la loro vittoria – ottenuta con un distacco di quasi il 30 percento sugli oppositori- aiuterà i legislatori statali a emanare norme per regolamentare la marijuana al pari degli alcolici.
“Abbiamo sempre inteso questa (iniziativa cittadina) come il primo passo per portare la vendita e distribuzione di marijuana nello Stato del Maine”, ha detto David Marshall, consigliere comunale di Portland ed uno dei principali sostenitori della nuova ordinanza.
Ai seggi si sono presentati in massa giovani elettori progressisti, ha spiegato Marshall, facendo così lievitare lo scarto con gli oppositori della legalizzazione.
“Eravamo ottimisti prima. Ora cominceremo a valutare i passi da fare per portare questa battaglia al prossimo stadio”.
La marijuana rimane illegale a livello federale, e c’è ancora incertezza su come le forze dell’ordine degli enti locali applicheranno queste misure di depenalizzazione passate a livello comunale.
A Portland, per esempio, il capo della polizia locale, Michael Sauschuck, ha detto di voler continuare ad applicare la legge statale del Maine, che prevede sanzioni amministrative per il possesso di quantità inferiori a 2,5 once di marijuana.
“L’ordinanza in questione non inciderà sulle nostre operazioni quotidiane”, ha detto. “Francamente, siamo in una situazione di status quo”.
Gli Stati del Colorado e Washington sono gli unici ad aver legalizzato la marijuana a livello statale, e gli sforzi del Colorado per creare un regime di regolamentazione è servito quale modello per i sostenitori della legalizzazione nel resto del Paese.
Martedì, la maggioranza degli elettori del Colorado ha approvato una tassa del 15 percento sul prezzo di vendita all’ingrosso della marijuana destinata all’uso ricreativo, e una ulteriore imposta del 10 percento sul prezzo di vendita al dettaglio.
I parlamentari statali di entrambi i partiti, oltre al Governatore democratico John Hickenlooper e il ministro della Giustizia del Colorado, un repubblicano, hanno sostenuto la tassazione della marijuana, approvata dal 65% degli elettori.
“Siamo grati agli elettori per l’approvazione delle misure necessarie per permettere una forte regolamentazione della marijuana al pari dell’alcol”, ha spiegato il Governatore. “Faremo tutto ciò che è nelle nostre facoltà per assicurarci che i minorenni non fumino marijuana e che non ci siano persone che guidino alterate. Questo referendum permette al Colorado di regolamentare in maniera appropriata la marijuana”.
Marijuana, gli elettori Usa votano per la legalizzazione in molti Comuni. 'Ormai sono plebisciti'
Articolo di Redazione
Articolo di Dan Frosch pubblicato sul quotidiano New York Times il 6 novembre 2013. Traduzione a cura del Notiziario Droghe Aduc.