Dal primo gennaio 2010, nella R.Ceca sono in vigore i limiti massimi per il consumo personale di sostanze stupefacenti -in alcuni casi tre volte superiori alle quantità consentite in Olanda. E’ divenuto legale il possesso di 15 grammi di marjiuana, 1 grammo di cocaina, 1,5 gr d’eroina, 4 pasticche di ecstasy. Rimane vietato, e quindi punibile, lo spaccio.
Praga è sempre stata una città abbastanza tollerante con le droghe e già in epoca comunista esistevano le cliniche di disintossicazione -caso raro nel blocco orientale. Il recente dibattito sulle quantità lecite ha lasciato piuttosto freddi i cittadini e nessuno s’aspettava che il Governo tirasse il freno. Scrivevano i giornali: i cechi sono maggiorenni e sapranno loro cosa fare della propria salute e della propria vita. Critiche vengono invece da organizzazioni d’aiuto ai tossicodipendenti come “Drop In”; sostengono che la nuova legge trascura la prevenzione, e che gli investimenti in informazione e assistenza sono una quota infima rispetto a quella olandese.
In Austria la nuova legge nel Paese di confine crea inquietudine. La ministra degli Interni, Maria Fekter, parla di “grande preoccupazione”, anche se precisa che la polizia austriaca ha esperienza sufficiente per contrastare l’eventuale importazione di droghe.