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Dopo la mattanza cilena a Genova finalmente la polizia genovese si occupa di cose leggere. Mesi di indagine per scoprire chi ha spedito una cartolina (non un pacco) con un pizzico di hashish sotto il francobollo.

L’indagine che ha richiesto la collaborazione internazionale di altre polizie e intercettazioni telefoniche e pedinamenti si è risolta con un successo epocale.

Il giovane assai spiritoso, infatti inviava un saluto auspicando aria pulita, è stato denuncia per traffico!

L’accusa è risibile e sarà difficile trovare un magistrato che la prenda sul serio, ma dà l’dea dei tempi. La canapa è la bestia nera.

Siamo curiosi di sapere, che la ministra Cancellieri ci dica quanto è costata questa indagine stravagante. Qualcuno pagherà?

l’Iconoclasta

Il comunicato della Questura genovese:

Burla dall’Olanda

Nello spirito goliardico di una spensierata vacanza in Olanda, un giovane genovese ha avuto l’infelice idea di tirare un brutto scherzo ad un amico rimasto a Genova. La “burla” ha previsto la spedizione di una cartolina che portava il messaggio” una boccata d’aria pura dall’Olanda!!!” e sotto il francobollo nascondeva un piccolo quantitativo di hashish.

L’inconsapevole amico destinatario della missiva, in effetti, non ha mai ricevuto la cartolina che, invece, è stata intercettata presso un ufficio postale di Genova, da un addetto allo smistamento a cui non è sfuggito il rigonfiamento del francobollo e che si è rivolto al Commissariato Foce Sturla affinché potessero essere effettuati i dovuti accertamenti.

I fatti, avvenuti lo scorso dicembre, si sono conclusi in questi giorni con la denuncia a piede libero del giovane trentenne genovese, incensurato, per traffico di sostanza stupefacente, che ora dovrà pagare a caro prezzo quella che doveva essere una semplice bravata e che invece ha avuto conseguenze tutt’altro che divertenti.