L’aereo su cui volavano il ministro dell’Interno messicano, Juan Camillo Mourino e il vice procuratore generale della repubblica Josè Louis Santiago è precipitato a Città del Messico causando la morte di entrambi i funzionari statali.
I funzionari stavano facendo rientro nella capitale dopo un viaggio istituzionale nello stato di San Luis Potosì. Oltre alle due personalità nello schianto sarebbero morte altre 11 persone. Lo schianto del velivolo a terra ha anche causato una quarantina di feriti. Decine le auto danneggiate.
Sembra molto strana la dinamica dell’incidente e non si scarta l’ipotesi che a causarlo sia stato un attentato.
Josè Louis Santiago, infatti, è stato il responsabile del Siedo, l’agenzia della procura che si occupa di lotta al narcotraffico, e Mourino era in pratica il braccio destro del presidente Felipe Calderon.
Nonostante i molti testimoni dell’accaduto nessuno sa ancora di preciso quali siano state le cause che hanno determinato il disastro aereo.
Negli ultimi tempi la lotta alle organizzazioni criminali ha portato diversi successi come l’arresto di Arellano Felix, capo del cartello della droga di Tijuana. Non solo. Nelle operazioni di polizia, contro il traffico di sostanze stupefacenti sono caduti anche diversi esponenti statali accusati di intrattenere legami con le organizzazioni criminali.
Secondo le indiscrezioni Mourino si sarebbe candidato alle presidenziali del 2012 con il Pan (Partito d’Azione Nazionale).