“E’ fondamentale comprendere che il narcotraffico è l’origine e continua ad essere la principale causa della violenza alla frontiera e obbedisce a un fatto chiaro: il mercato americano della droga è il piú vasto del mondo”: lo ha detto, secondo quanto riferisce l’agenzia Misna, il presidente messicano Felipe Calderon incontrando nella sua residenza di Los Pinos, a Città del Messico, i governatori degli stati americani della California, Arnold Schwarzenegger, del Texas, Rick Perry, e del New Mexico, Bill Richardson.
“La battaglia che sta conducendo il Messico ogni giorno si prende la vita di poliziotti messicani, nonostante la stragrande maggioranza dei consumatori siano americani. Ognuno deve assumersi le proprie responsabilità” ha aggiunto Calderon. Solo ieri almeno 13 persone sono state uccise in tre diverse località dello stato settentrionale di Chihuahua, in quello che la procura generale messicana ha definito ancora una volta un ‘regolamento di conti’ tra cartelli rivali del narcotraffico. A Ciudad Juarez sono state assassinate tra mercoledí e giovedí altre otto persone, mentre un poliziotto è stato trovato decapitato in un macabro rituale che si ripete con frequenza; martedí nello stato di Sinaloa un commando armato aveva ucciso altri sette poliziotti. Secondo stime ufficiali, l’ondata di violenza ha provocato oltre 1.400 vittime dall’inizio del 2008, 4.000 negli ultimi 18 mesi, nonostante dal dicembre 2006 siano oltre 36.000 i militari dispiegati in diversi stati del paese per combattere la criminalità.