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La chiesa cattolica messicana e’ preoccupata per l’ondata di violenza senza precedenti che ha colpito il Paese e ha affermato che il Messico e’ di fronte ad una guerra disumana tra i cartelli della droga che colpisce indistintamente tutta la popolazione. Durante la messa domenicale nella Cattedrale Metropolitana di Citta’ del Messico, l’arcivescovo di Leon (Stato di Guanajuato) Jose Guadalupe Martin Rabago ha letto un comunicato che esorta il governo a sradicare questi atti violenti contro il popolo ‘superando l’impunita’ e la corruzione’. ‘E’ necessario – ha aggiunto – che i signori governatori e i rappresentanti di tutti i partiti politici si uniscano per fermare la violenza’. L’arcivescovo ha rivolto un appello anche alla popolazione affinche’ non resti indifferente di fronte a questi avvenimenti, aggiungendo che ‘adesso nessuno puo’ stare con le braccia incrociate, e’ urgente la denuncia’. Simili richiami hanno trovato spazio in un editoriale del settimanale cattolico ‘Desde la Fe’, dove risalta la domanda: ‘Per la classe politica diventera’ mai piu’ importante la sicurezza dei messicani rispetto alle interminabili e frivole discussioni e la spietata, morbosa lotta per il potere?’. In una conferenza stampa, il portavoce dell’Arcidiocesi del Messico, Hugo Valdemar, ha ricordato che nessun Paese ha risolto il problema della violenza solo con l’aumento della forza, ma anche ‘coinvolgendo tutta la societa’, dove il recupero dei valori umani e sociali gioca un ruolo fondamentale’.