Nuovi importanti sviluppi nella guerra al narcotraffico in Messico, con 5000 soldati dispiegati nello stato di Michoachan insieme ad agenti federali e con l’arresto di dieci agenti della polizia statale, sospettati di essere complici della bande criminali. Lo riferisce la Bbc online.
Il governatore dello Stato ha protestato contro quella che ha definito una occupazione militare decisa dalle autorita’ federali. Ma queste sembra abbiano buoni motivi per temere che non tutti nello stato di Michoachan si impegnino al massimo per contrastare lo strapotere dei clan di narcotrafficanti, che negli ultimi tempi hanno ingaggiato una vera guerra contro le forze dell’ordine culminata nel sequestro e l’uccisione dopo torture di 12 agenti federali. I loro corpi erano stati ammucchiati su una strada e lasciati li’ a titolo di esempio.
Nel contempo uno dei maggiori capi del narcotraffico aveva lanciato al governo centrale un messaggio che suonava come la richiesta di aprire una trattativa tra parti uguali.
La procura generale ha deciso l’arresto dei dieci agenti perche’ ritiene che abbiano compiuto ‘atti criminali’ in complicita’ coi narcotrafficanti e abbiano responsabilita’ anche per l’uccisione dei 12 agenti federali.