Niente più sconti di pena per gli spacciatori e niente più discrezionalità lasciata ai giudici nella distinzione tra consumatori e pusher. Da fiera sostenitrice della comunità di recupero di San Patrignano, Letizia Moratti lancia una nuova battaglia nella sua personale guerra contro le tossicodipendenze. Come sindaco di Milano, incassato il sostegno del prefetto Gian Valerio Lombardi, Moratti chiederà al Viminale di riformare, in senso restrittivo, la normativa sulla droga: da una parte con l’abolizione della possibilità di patteggiamento per chi si macchi di reati legati al traffico di stupefacenti e dall’altra con l’imposizione ai magistrati di un rigoroso rispetto delle tabelle ministeriali sulle sostanze stupefacenti.
“Proporremo al ministro dell’Interno due punti di revisione sulla normativa nazionale contro la droga – ha precisato Letizia Moratti – che escludano la possibilità del patteggiamento per i reati di spaccio e prevedano il superamento della distinzione fatta ex post tra il consumo e lo spaccio stesso, in modo che oltre una certa quantità sia considerato comunque spaccio”. In sostanza questa seconda proposta del sindaco di Milano costringerà i magistrati a una stretta osservanza del tabellario sulle sostanze stupefacenti, per non lasciare alcun margine alla discrezionalità. In questo modo, ha spiegato Moratti, non sarà più possibile per esempio che la detenzione di un consistente quantitativo di droga sia riconducibile al semplice consumo solo perchè le agiate condizioni economiche del soggetto spingono il giudice a escludere la fattispecie dello spaccio.
La nuova crociata contro la droga lanciata dal sindaco di Milano arriva proprio nel giorno in cui il prefetto Lombardi ha reso noto una sensibile riduzione dei reati nel capoluogo lombardo. Negli ultimi otto mesi i delitti consumati a Milano sono calati del 16 per cento rispetto allo stesso periodo del 2008. A subire una flessione più marcata sono stati i reati legati alla cosidetta criminalità diffusa, come le rapine (diminuite del 35 per cento) o le violenze sessuali (in calo del 17). “Questo è il frutto del lavoro di squadra avviato da tutte le istituzioni – si è congratulato Lombardi – e anche delle ordinanze emanate dal sindaco Moratti in base ai poteri previsti dal nuovo decreto Maroni”.
Nel corso della riunione ile istituzioni locali si sono inoltre impegnate a contrasto più incisivo contro le occupazioni abusive (grazie all’istallazione di sistemi anti-intrusione negli alloggi comunali) e a portare avanti il progetto, già approvato dal Viminale, di diminuire le presenze nei campi nomadi. “Andremo nella direzione – ha annunciato il sindaco Moratti – di un forte alleggerimento dei campi”.