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ROMA – Sembrano aver ottenuto l’effetto desiderato le critiche e le proteste accese dall’annuncio di una “lezione” alla Sapienza dell’ex brigatista rosso Valerio Morucci, uno dei componenti del gruppo di fuoco responsabile della strage di via Fani. Secondo indiscrezioni raccolte negli ambienti della presidenza della facoltà di Scienze umanistiche, la controversa iniziativa è stata cancellata dal suo ideatore, Giorgio Mariani, ordinario di Letteratura angloamericana.

La lezione si sarebbe dovuta tenere lunedì 12 gennaio, ed erano già stati diramati gli inviti, ma da subito si erano sollevate accese proteste da parte di studenti, insegnanti ed esponenti del mondo politico e della società divile. Tutti d’accordo nel sostenere che sarebbe stato un “cattivo esempio accogliere chi si è macchiato di fatti di sangue”.

Questa mattina il rettore della Sapienza, Luigi Frati, ha reso noto di aver contattato il professor Nicolai, preside di Scienze umanistiche, per manifestargli il suo disappunto e non è da escludere che questo abbia contribuito a far annullare l’iniziativa.

Frati ha fra l’altro suggerito di “tenere il seminario lo stesso giorno e alla stessa ora in via Fani dove il cosiddetto gruppo di fuoco delle Br ha massacrato degli innocenti che facevano da scorta al presidente Aldo Moro”.

Il rettore non è stato convinto da una lettera in cui Mariani si scusava “della leggerezza di aver chiesto alla nostra collaboratrice di spedire l’invito senza spiegare natura e contesto dell’incontro con Morucci” e giustificava l’iniziativa dicendo che si colloca “all’interno di una delle mie lezioni di Letteratura americana”.

Gli inviti per il seminario, circolati via mail, con allegate 13 pagine scritte dall’ex brigatista, “Schegge di memoria”, dagli scontri di Valle Giulia all’incontro con Giangiacomo Feltrinelli, erano stati firmati dalla segretaria del dottorato di ricerca in Letterature di lingua inglese.