Il segretario di Stato Usa, Hillary Clinton, ha lanciato oggi un nuovo allarme sull’incremento del narcotraffico in Messico. “I cartelli della droga – ha detto la Clinton stanno dando sempre piu’ segnali di insorgenza: Sembra di essere ritornati alla Colombia di venti anni fa quando i narcotrafficanti controllavano alcune parti del Paese”.
Non la prende bene il portavoce messicano della Seguridad Nacional, Alejandro Poié, che rileva ci siano invece sostanziali differenze dal problema affrontato dalla Colombia a suo tempo e quello di oggi in Messico. Soprattutto per il livello di penetrazione delle organizzazioni criminali nella vita politica ed economica, molto forte in Colombia, mentre in Messico “le riforme legali e il rinnovamento delle istituzioni che si sta mettendo in atto e’ proprio per evitare la crescita delle organizzazioni criminali”. Poiré ha ricordato che la domanda di droga per entrambi i Paesi viene dagli Usa e che in Colombia, solo 20 anni fa, il capo del cartello di Medellin, Pablo Escobar, era membro del Parlamento, situazione che in Messico non si verifica.