Amnesty International ha denunciato il frequente coinvolgimento di funzionari dello Stato messicano nell’alto numero di casi di sparizione avvenuti in Messico nel corso degli ultimi dieci anni.
Dal 2010, l’ong, che ha sede a Londra, ha documentato 152 casi di persone scomparse in 7 dei 32 stati messicani, dei quali almeno 85, più della metà, “presentano indizi sufficienti sull’implicaizone di funzionari pubblici”, si legge nel rapporto.
“Il governo (di Felipe Calderon) non ha mai riconosciuto il grado di implicazione dei funzionari pubblici nelle sparizioni forzate e ha preferito far credere che queste o i sequestri fossero imputabili a gruppi criminali”, riporta Amnesty.
Fin dal suo arrivo al potere nel 2006, Felipe Calderon ha lanciato una pesante offensiva contro i potenti cartelli della droga che però ha scatenato un’ondata di violenze costate la vita a 70mila persone in sei anni. In questo periodo i “desaparecidos” sono stati oltre 26mila.