Gli Stati Uniti sono corresponsabili dei massacri dei narcos in Messico, perche’‚ addestrano i militari messicani che per combattere i trafficanti provocano ancora piú violenza e perche’‚ consumano le droghe e fanno arricchire i criminali. E’ stato questo il messaggio lanciato a El Paso, in Texas, dalla “carovana della pace”.
La carovana di 20 pullman, come riferisce il sito della BBC, è guidata dal poeta Javier Sicilia, il cui figlio è stato ucciso dai trafficanti. Gli Stati Uniti secondo Sicilia “devono ammettere le responsabilità nella violenza in Messico.
Secondo il poeta, gli Usa dovrebbero terminare la loro “Merida Initiative”, un progetto per l’addestramento e il sostegno all’esercito messicano nella sua guerra contro i trafficanti. Sicilia ritiene che l’intervento dell’esercito non faccia che aumentare la violenza e chiede il suo ritiro dalle funzioni di polizia. “Gli Usa hanno una grave responsabilità in tutto questo – ha detto il poeta -. Quando i suoi cittadini rimangono silenziosi, loro ci impongono la guerra”.
Nella sua tappa americana, la carovana ha chiesto anche agli statunitensi di ridurre la domanda di droga. “Gli americani devono rendersi conto che dietro ogni tiro di marijuana, ogni riga di coca, c’è morte, ci sono famiglie a pezzi”.
La “carovana della pace” è partita da Cuernavaca e ha percorso 2.500 km in tutto il Messico, fino a Ciudad Juarez, la città dei narcos, dove solo quest’anno sono state uccise 3.100 persone.