Quattro su cinque persone che vengono arrestate per reati connessi alle droghe, lungo la frontiera tra Usa e Messico, sono cittadini nordamericani. Cosi’ una nota del CIR (Center for Investigative Reporting). Al contrario dell’immagine che si e’ fatta l’opinione pubblica, non e’ un cittadino messicano che con piu’ frequenza viene arrestato dai poliziotti di frontiera per possesso e trasporto di droghe.
Lo studio ribadisce in modo chiaro fin dall’inizio che a dominare il traffico di droghe verso gli Usa sono i cartelli messicani. Ma nelle ultime decine di anni, i comunicati stampa della polizia di frontiera hanno sempre messo in evidenza che gli arrestati erano cittadini messicani, quando invece cosi non era.
I cittadini Usa vengono reclutati in merito perche’ generano meno sospetti alla frontiera. Per esempio, anche un ingegnere disoccupato e’ stato arrestato dopo che un cane da droga aveva individuato nella sua auto 40 chili di marijuana, e l’ingegnere aveva gia’ fatto 17 viaggi. “Nordamericano e di eta’ media, era per questo considerato l’uomo perfetto”, lo dice lo stesso ingegnere alle forze di polizia, che non svelano il suo nome temendo delle rappresaglie.