600.000 pesos (36.000 euro) per chi dara’ informazioni dell’autore della pagina “Valor por Tamaulipas”. E’ questo il messaggio che negli ultimi giorni e’ apparso in varie citta’ dello Stato frontaliero di Tamaulipas, nel nord del Paese. Il messaggio e’ chiaro: una ricompensa in cambio di indizi per poter identificare il titolare di una pagina Twitter e un’altra di Facebook.
Per molti cittadini dello Stato, seguire le pubblicazioni di @Valor Tamaulipas -attraverso le quali si denuncia la diffusione di volantini con minacce- e’ l’unico modo per sapere dove e’ in corso una sparatoria, in quale strada ci sono degli agguati e in che zona alcune persone vengono rapite. Una rete in cui si elencano le situazioni a rischio. Un metodo con cui i cittadini rimediano al deficit -autoimposto- di informazione delle autorita’ e di diversi media. Un sistema non molto comodo per il crimine organizzato.
“Cio’ che piu’ temo e’ per la mia famiglia, che non ha colpa di cio’ che io pubblico sui dati sensibili dei cartelli e del governo del mio Stato”, ha scritto la settimana passata il responsabile di questa pagina. Dove parlava anche di minacce di morte.
In questi giorni ha fatto sapere che sua moglie e i suoi figli hanno oltrepassato la frontiera con gli USA per essere piu’ sicuri. Lo ha comunicato sottolineando che e’ impegnato in un ultimo sforzo per mantenere la pagina, prendendo le massime precauzioni. Mentre i narcos lo cercano, la pagina continua ad informare i cittadini con messaggi del tipo “Attenzione: un bussino nero con frange dorate e’ stato preso d’assalto nella zona del ‘ingenio’. 20.000 persone in Twitter e piu’ di 145 mila in Facebook lo seguono.