Le gang di narcotrafficanti messicani hanno diversificato le loro attività clandestine e controllano ormai il traffico illegale di tabacco, che rappresenta almeno il 17% del mercato di sigarette nel paese. Lo rivelano dati diffusi dalla Commissione federale per la protezione dai rischi sanitari (Cofepris). Secondo un rapporto, i narcos hanno cambiato il modus operandi per l’importazione illegale del tabacco, creando una rete capillare di ‘spalloni’ che introducono clandestinamente le sigarette soprattutto attraverso la frontiera con il Belize. Humberto Suarez, dirigente della British American Tobacco in Messico, ha detto che la presenza delle sigarette illegali sul territorio messicano “dimostra l’esistenza di una catena di approvvigionamento controllata da gruppi ben organizzati”. Secondo stime ufficiali, ogni anno entrano in Messico circa 340 milioni di pacchetti di sigarette clandestini, esentasse e al di fuori di qualunque controllo sanitario, con una perdita pari a quasi 500 milioni di dollari annui per l’erario.