Strage nella città messicana di Ciudad Madero mentre a Johannesburg si giocava la partita inaugurale del Mondiale di calcio tra il Messico e il Sudafrica. Venti persone, 18 uomini e 2 donne, sono state uccise con un colpo alla testa, i loro corpi disseminati in cinque quartieri diversi. Le autorità sospettano che dietro alla strage ci siano i killer del narcotraffico. Le forze di sicurezza stanno setacciando altre zone di Ciudad Madero, nello Stato di Taumalipas (nell’ovest del Paese), perché non è escluso che ci siano state ulteriori uccisioni.
È una lotta per il controllo del territorio, senza esclusione di colpi, tra diversi cartelli della droga, che affrontano le forze della sicurezza e si combattono fra loro per dominare le ambite rotte utilizzate per portare la cocaina e altre droghe negli Usa. Tra gli Stati colpiti dalla guerra c’è anche Chihuahua: giovedì notte, nell’omonima capitale, una gang ha provocato una strage in un centro di riabilitazione per tossicodipendenti. Secondo diversi testimoni, almeno 30 uomini armati sono entrati nell’edificio e hanno portato fuori 23 persone, alle quali hanno poi sparato. Quattro sono rimasti feriti, gli altri 19 sono morti. A settembre del 2009 a Ciudad Juarez c’era stata una strage simile in un altro centro di riabilitazione, dove un commando armato aveva ucciso 17 giovani. Nell’intero 2009, nello stato di Chihuahua sono state uccise 2.082 persone, a fronte dei 1.652 omicidi del 2008; quest’anno le vittime sono già più di 1.220. Nello Stato di Guerrero, giorni fa sono state scoperte delle fosse comuni utilizzate di fatto come “discariche” dai cartelli di narcos: finora i corpi ritrovati sono 77, ma non si esclude che il bilancio possa aumentare.