Le Forze Armate brasiliane si apprestano a dislocare 6.500 uomini alle frontiere con Peru’, Bolivia e Paraguay con il compito di affrontare la malavita, soprattutto quella dedita al narcotraffico e al contrabbando. Lo ha reso noto oggi il Ministero della Difesa, precisando che saranno appoggiati da 57 aerei e 10 imbarcazioni che pattuglieranno i fiumi dell’aerea.
Il ricorso ai militari contro la delinquenza comune e’ sempre piu’ in auge in America Latina. Mentre il Brasile, dopo averli addestrati ad Haiti, li ha utilizzati recentemente per sloggiare i narcotrafficanti da una ventina di favelas di Rio de Janeiro, in Messico il loro impiego dura ormai da cinque anni contro le bande della droga e dei malavitosi, in una sorta di ‘guerra a bassa tensione’, costata ormai oltre 50.000 morti.
Per altro, gli ultimi governi a mobilitare i militari in tal senso sono stati i presidenti venezuelano e boliviano. Il 18 novembre, Hugo Chavez ha creato una ‘Guardia del Pueblo’, con 3.200 uomini dell’esercito dispiegati nell’area di Caracas e dei vicini Stati di Miranda e Vargas. Lo stesso giorno Evo Morales ha annunciato che ‘le Forze armate appoggeranno la polizia militare per pattugliare varie citta”.
In Argentina, dove la Costituzione vieta l’uso dei militari contro la malavita, il governo ricorre da tempo alla Gendarmeria: da ieri, 700 suoi uomini pattugliano gli accessi a Buenos Aires.