Ai confini tra meta e Vichada si possono contare decine di cadaveri sul suolo, senza che nessuno si degni di dar loro una sepoltura. Sono i morti della nuova guerra dei “Llanos”, che questa volta ha come protagonisti gli eredi della banda Erpac. Sono “Pijarvey” e “Monstrico”, ex uomini del capo “Cuchillo” che da tre anni si confrontano col sangue e col fuoco, con una saldo di vittime che va oltre i 40 cadaveri.
I rapporti ufficiali confermano il rinvenimento di 10 corpi. Nessuno li ha identificati, ma le persone del luogo assicurano che sono ‘Libertadores del Vichada’ y el ‘Bloque Meta’. Sono questi i nomi delle bande di narcos guidate da Martín Farfán Díaz ‘Pijarvey’, e Rafael Escobar Patiño, ‘Monstrico’.
Una nota informativa della Defensoría del Pueblo della fine del 2012 fa sapere che i due gruppi hanno conquistato il controllo di circa 30 strade dei municipi di Mapiripán e Puerto Concordia (Meta) e dei due dipartimenti amministrativi di San José de Guaviare. Si contendono il controllo di una zona su cui transita la maggior parte dei 97 quintali di cocaina che sono prodotti nei Llanos, li’ dove per anni c’era altrettanta contesa tra FARC e AUC.
Con un ampio repertorio criminale, “Pijarvey” era la mano destra del defunto capo Pedro Oliverio Guerrero, “Cuchillo”. Secondo la polizia di Meta, 15 dei 37 omicidi che sono stati fatti nel 2012 nel comune di Granada, sono riconducibili a questa loro guerra.