Da casa degli orrori ad attrazione turistica: l’abitazione nel quartiere di ‘Los Olivos’, a Medellin (Colombia), dove il 3 dicembre 1993 venne ucciso il noto trafficante colombiano Pablo Escobar e’ diventata meta di visitatori a caccia di emozioni forti provenienti da tutto il mondo.
E pensare che l’attuale proprietario, Omar Restrepo, ignaro di quanto accaduto tra quelle mura, l’aveva comprata nel 2008 per pochi soldi. Divenuta rifugio dei senzatetto e ridotta a una catapecchia dai vandali, che l’hanno depredata di qualsiasi oggetto, l’ingenuo Restrepo voleva ammodernarla e farne la sua dimora. Solo al momento di firmare il passaggio di proprieta’ gli venne rivelato chi vi aveva vissuto gli ultimi istanti di vita.
Intuendo stavolta che l’acquisto poteva rivelarsi un vero affare, l’uomo decise di cambiare solo il pavimento e la rete fognaria, oltre ad arredarla con qualche mobile di lusso, mantenendo pero’ lo stato originale della struttura, convinto che cosi’ non avrebbe perso il suo valore storico.
Attualmente la figlia adolescente di Omar dorme nella stessa stanza dove Escobar si era nascosto per due mesi prima di essere assassinato: un’esperienza per la quale molti oggi sarebbero disposti a pagare. ‘I miei amici mi chiedono se non ho paura a stare li’ dentro la notte – ha rivelato la ragazza al quotidiano ‘El Tiempo’ – e mi domandano spesso se qualche volta il suo fantasma mi e’ apparso’.
Restrepo nel frattempo e’ diventato oggetto di scherno di alcuni suoi colleghi di lavoro. Quando si reca negli Stati Uniti, per via della sua attivita’ di importatore di macchinari pesanti, molti lo prendono in giro e lo implorano, beffardamente, di poter seguirlo sul luogo a caccia di un presunto tesoro del narcotrafficante li’ sotterrato. ‘La casa e’ stata completamente svaligiata – risponde lui puntualmente – non c’e’ rimasto ne’ un peso ne’ tantomeno un dollaro’.
In compenso, pero’, tutti i giorni riceve il pellegrinaggio di decine di turisti, colombiani e stranieri, desiderosi di conoscere il posto dove il leggendario re del narcotraffico ha trascorso le ultime ore. Un anno fa – ha raccontato Restrepo – persino uno dei figli di Escobar, giunto in paese, aveva cercato di convincerlo a vendere, ma il furbo commerciante per ora ha resistito alle offerte.