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Scende in campo il ministro della giustizia olandese Ernst Hirsch Ballin per tentare di disinnescare la grana del trasferimento del ‘boulevard della cannabis’ dal centro della citta’ di Maastricht alla sua periferia, vicino al confine col Belgio e con la Germania. La querelle con le autorita’ belghe e’ annosa, ma e’ esplosa qualche giorno fa quando il sindaco della cittadina olandese Geerd Leers, complice forse il fatto che il nuovo governo belga non e’ ancora stato formato, ha deciso di spostare dal centro citta’ alla periferia otto dei 15 coffee shop, dove lo spinello e’ legale.
La mossa ha fatto andare su tutte le furie il primo ministro belga uscente Guy Verhofstadt, che ha minacciato di portare la questione fino al Consiglio europeo della prossima settimana, in occasione del quale incontrera’ il premier olandese Jan Peter Balkenende. La missione del ministro della giustizia e’ quindi di far capire alle autorita’ belghe che non c’e’ stata malizia nella decisione del sindaco della citta’, che -fanno notare gli olandesi- e’ in linea con la scelta del governo dell’Aja di tenere i coffe shop lontani dalle scuole e cercare di minimizzarne gli inconvenienti per i residenti.
Il problema e’ che il turismo del ‘fumo libero’ -che richiama a Maastricht circa un milione e mezzo di persone all’anno, soprattutto del Belgio, dalla Germania e dalla Francia- impensierisce le autorita’ locali sul lato belga del confine. Verhofstadt si e’ detto sorpreso dal fatto che il Belgio non sia stato consultato prima di prendere la decisione. Ma del ‘blitz’ del sindaco di Maastricht c’e’ anche chi da’ una lettura politica, come spesso avviene. Il ministro della giustizia e il sindaco di Maastricht, infatti, sono del Partito cristiano- democratico (Cda), lo stesso di Yves Leterme, l’esponente politico delle Fiandre, la regione settentrionale del Belgio, che si e’ imposto nelle elezioni legislative belghe di una settimana fa.
Il trasferimento dei coffe shop dovrebbe diventare operativo a fine anno dopo avere avuto un via libera definitivo dal Consiglio comunale di Maastricht, che ne discutera’ il 26 giugno. Nel frattempo la diplomazia si muovera’ per porre fine alla guerra dello spinello.