Sarà una chiusura in grande stile domani, sabato 3 luglio, quella di “Rototom Free”, festival di cultura e di pace che oggi inizia al Parco del Cormor cercando di dare un “sunto” di ciò che è stato per 10 anni il Sunsplash a Osoppo e un’anticipazione di ciò che sarà il Sunsplash a Benicassim nel 2010. Chicche assolute sono le esibizioni di due leggende del reggae, l’ivoriano Alpha Blondy e il profeta del “new roots” giamaicano Fantan Mojah, che tutti gli appassionati potranno vedere gratis, esattamente come tutte le altre performances di questi due giorni. Molto attese sono anche le presenze nel dibattito previsto alle 18 sulle carceri di altri nomi di grande rilievo nazionale nell’area dibattiti, da Ilaria Cucchi, sorella di Stefano, “morto di carcere”, a Guido Calvi, penalista fra i più noti d’Italia anche per aver sostenuto processi epocali come quello che riguardò la morte di Pier Paolo Pasolini, fino a Angelo Maria Perrino, direttore di “Affaritaliani.it”, il primo quotidiano on line italiano.
Grande attesa quindi sul main stage per i concerti che si apriranno alle 20 con l’esibizione degli udinesi Playa Desnuda seguiti dal reggae di Sydney Salmon. Tuttavia l’attesa è tutta per Fantan Mojah e Alpha Blondy, artisti da sold out in tutto il mondo. Fantan Mojah “è” il nuovo reggae giamaicano, uno dei più significativi interpreti del “new roots” del nuovo millennio con hits come ‘Hungry’ e ‘Hail the King’ ed è la dimostrazione di come Rastafari sia ancora una forza trainante della scena musicale e della società nell’isola del reggae. Anche questo corpulento Rastaman ha già mostrato tutta la sua carica nelle precedenti apparizioni al festival. Tutti i brani migliori della prima parte della sua carriera erano contenuti nel suo CD di esordio ‘Hail the King’ mentre il secondo CD ‘Stronger’ del 2008 è stata un’ulteriore conferma del suo talento nonostante l’abbandono dell’etichetta Downsound. Viceversa Alpha Blondy è uno dei più grandi musicisti africani, l’artista che più di ogni altro ha contribuito a riportare il reggae verso le sue radici nel continente nero.
Scoperto il reggae attraverso Bob Marley e Burning Spear in un lungo soggiorno a New York (ove si è laureato in Economia negli anni Settanta), Alpha è poi tornato in Costa D’Avorio per dare vita ad un’avventura artistica eccezionale che passa attraverso capolavori come ‘Cocody rock’, ‘Apartheid is nazism’, ‘Jerusalem’ e ‘Yitzak Rabin’. Con al sua ‘Big Roots Band’ questo artista ha già proposto al Sunsplash concerti memorabili dove il suono essenziale del roots reggae si univa alle suggestioni africane.
La giornata di domani inizierà tuttavia già alle 12 con un appuntamento da non perdere, la presentazione del romanzo “Affa Taffa” del giornalista dell’“Espresso” Tommaso Cerno. Il romanzo d’esordio dell’autore udinese è un esempio cristallino di riflessione sulla libertà di essere ciò che si è, al di là di schemi, convenzioni e ipocrisie. Edito da Mimesis, questo romanzo d’iniziazione affronta anche i temi dell’omosessualità e dell’omofobia, che ne fanno un testo raro per tono e profondità. Il suggerimento è di fare una capatina al Parco del Cormor dove dopo la presentazione sarà possibile fermarsi a pranzare in uno dei tanti chioschi dedicati alla cucina etnica.
Alle 16 il programma proseguirà con una tavola rotonda sulla letteratura migrante, che vedrà la giornalista dell’“Internazionale” Francesca Spinelli dialogare con gli scrittori Mihai Butcovan, Gabriella Kuruvilla e Tahar Lamri. Tre esempi dei cosiddetti “italieni”, che scrivono in Italia di Italia ma restano comunque stranieri nell’immaginario collettivo di un paese che ancora non riesce a metabolizzare appieno nemmeno gli apporti dell’immigrazione. La società italiana è in rapidissimo e caotico mutamento, e uno dei contributi principali per la sua decifrazione arriva proprio dagli scrittori che hanno scelto l’Italia come nuova casa e l’italiano come lingua d’espressione. Direttamente dalle pagine della rubrica “Italieni” di Internazionale, a Udine sbarcheranno tre delle voci più significative di questa nuova “covata” di scrittori. Butcovan, ribattezzato per la sua origine “l’osservatore romeno”, dal 1991 vive a Sesto San Giovanni e lavora a Milano come educatore professionale nell’ambito del recupero dei tossicodipendenti e dell’interculturalità. Gabriella Kuruvilla è considerata una delle promesse della narrativa italiana contemporanea. Nata a Milano da padre indiano e madre italiana, il suo stile è stato accostato a quello di Zadie Smith e di Hanif Kureishi. Tahar Lamri, algerino, è laureato in Legge e vive a Ravenna dove svolge attività di consulente per il commercio con l’estero e di docente di lingua e letteratura araba presso l’Istituto Italiano per l’Africa e l’Oriente. Alcune sue opere sono state tradotte in America.
Infine alle 18 ci sarà spazio per una riflessione su “Carceri e inferni: il sistema penitenziario italiano” con testimoni diretti e osservatori speciali come l’ex parlamentare Franco Corleone (garante dei detenuti di Firenze), l’avvocato Guido Calvi (già parlamentare e strenuo difensore dei diritti civili), Don Andrea Gallo (fondatore della Comunità di San Benedetto), Ilaria Cucchi (sorella di Stefano), Furio Honsell (sindaco di Udine) e Angelo Maria Perrino (direttore de www.affaritaliani.it). Con loro si andrà a scandagliare un panorama come quello delle carceri in Italia che parla di morti tremende in attesa di verità e giustizia, come quella di Stefano Cucchi, deceduto in galera in circostanze inquietanti nell’ottobre del 2009. Ma la situazione dell’universo penitenziario parla anche di centinaia di suicidi ogni anno e di violenze e sopraffazioni diffuse, che trasformano quelli che dovrebbero essere luoghi di riscatto in veri inferni in terra. Il sistema carcerario italiano è uno degli specchi più fedeli dell’abbruttimento complessivo del Paese e la discussione farà il punto su questi aspetti in modo puntuale e critico.
Sul dedicato ai dj dalle 22 i migliori sound system italiani continueranno ad avvicendarsi in una maratona dove interverranno tutti a titolo assolutamente gratuito per ringraziare il Rototom di aver aperto la strada al reggae in Italia. Si esibiranno Northern Lights e Dj Delly da Udine, Bergamo Reggae da Bergamo, Bom Chilom da Padova, Burnin Fyah e Electosachaer Bass Dept da Trieste.
Ma la ciliegina sulla torta – e che ciliegina! – i Supersonic di Berlino, che rappresentano la tradizione del sound system ai massimi livelli mondiali e sono l’ennesimo frutto della cosmopolita scuola tedesca. Fondato a Berlino nel 1998, questo sound è in grado di presentare con stile ed energia tutti gli stili legati alla musica dei Caraibi: dallo ska al roots, dal lovers alla dancehall fino alla soca. Andare a una danza dei Supersonic è divertimento garantito. In tutti questi anni hanno suonato in tantissimi paesi differenti, come Kenya, Gambia, Israele, Trinidad, Usa, Jamaica e quasi in tutta Europa, vincendo numerosi clash (scontri fra sound ndr), tra cui, recentemente il War Ina East al culmine di una battaglia brano contro brano contro i giapponesi Mighty Crown. Attraverso Supersonic “Rototom Free” presenta l’eccellenza della major league mondiale dei sound systems.