Padova, 16 gen. (Adnkronos) – Con 26 voti favorevoli, due contrari e due astenuti, il Consiglio Comunale di Padova ha approvato in tarda notte la mozione «Non dimenticare le vittime del terrorismo» presentata dal consigliere Alessandro Naccarato (Ds) e sottoscritta da quasi tutti gli altri consiglieri comunali, con cui chiede la revoca di Susanna Ronconi a membro della Consulta nazionale delle tossicodipendenze da parte del ministro per la solidarietà sociale, Paolo Ferrero. Il testo della mozione ricorda che «la stessa Susanna Ronconi ha fatto parte delle organizzazioni terroristiche »Prima linea« e »Brigate Rosse« e che è stata condannata non solo per reati associativi, ma anche per l’efferato omicidio di Giuseppe Mazzola e Graziano Giralucci». Ricorda quindi che «il terrorismo ha prodotto gravi sofferenze al nostro Paese e alla città di Padova e ha causato la morte di tanti servitori dello Stato (magistrati, poliziotti, carabinieri, docenti universitari, guardie penitenziarie) e dirigenti politici e sindacali di ogni orientamento politico», ed esprime quindi «netta contrarietà nei confronti della decisione del Ministro Ferrero ed invita il Governo a revocare immediatamente l’incarico affidato a Susanna Ronconi».
Dopo la spiegazione da parte del relatore, ha preso la parola il consigliere Gabriele Zanon (An). «I consiglieri dell’opposizione in Consiglio comunale a Padova, pur condividendo ed essendo molti di essi firmatari della mozione Zampieri- Naccarato contro l’incarico ministeriale a Susanna Ronconi, non ritengono vi siano oggi le condizioni politiche per
poter votare detta mozione». «Gli esponenti Ds- ha osservato Zanon – dimenticano infatti che nel 2001 quando si votò per la deposizione di una targa in via Zabarella a ricordo del sacrificio di Mazzola e Giralucci e l’istituzione del 17 giugno come giornata di commemorazione ufficiale cittadina di quell’odioso eccidio delle Br, l’intero gruppo dell’allora capogruppo Naccarato abbandonò l’aula eccezion fatta per il consigliere Balduino e che oggi, nonostante i gravi atti di violenza ed illegalità, i Ds rifiutano da mesi nella Conferenza dei Capigruppo di votare favorevolmente alla messa in calendario dei lavori di un’autoconvocazione dei consiglieri di minoranza che chiede di discutere atteggiamenti e provvedimenti da assumere nei confronti di gruppi e/o associazioni che non rinnegano apertamente la violenza». Gabriele Zanon ha quindi sottolineato che «non servono proclami del sindaco sulla stampa, ma provvedimenti amministrativi e prese di posizione chiare le cui conseguenze siano tra le altre cose la chiusura di credito di ogni tipo nei confronti di chi non bandisce la violenza da ogni sua forma di esprimersi e di agire».
«La città di Padova nel suo consesso amministrativo -ha incalzato Zanon- deve esprimersi sulla violenza politica non solo con intenti, ma garantendo spazi di azione solo a chi dimostra, pur nella libertà e varietà di espressione, di porre le basi per il civile convivere di cui la violenza è l’antitesi. Basta con le ipocrisie, ma atti concreti senza se e senza ma per isolare ogni violenza. Voteremo la mozione Zampieri-Naccarato solo quando l’autoconvocazione sulla violenza sarà calendarizzata nei lavori del Consiglio con l’attenzione e la forma adeguate». Si sono susseguiti gli interventi del sindaco Flavio Zanonato, dei Consiglieri Giuliana Beltrame (Prc), Giorgio Noventa (Margherita), Umberto Zampieri (Ds), Mariella Mazzetto (Lega Nord), Antonino Pipitone (Margherita), Fabio Verlato (Margherita), Sandro Faleschini (Sdi), Giampiero Avruscio (Fi), Domenico Menorello (Fi), Aurora D’Agostino (Verdi) e Giuliano Lenci (Ds). Al termine della discussione, nel corso delle dichiarazioni di voto il consigliere Zampieri si è impegnato personalmente, dopo aver sentito i capi gruppo di maggioranza, perchè concordino con i capi gruppo di minoranza i tempi e le modalità dell’autoconvocazione sulla violenza, richiesta dalla minoranza. Un impegno che ha fatto ritornate sui propri passi tutto il centro destra che al momento del voto ha votato a favore della mozione.