Al termine dell’udienza ai partecipanti alla International Drug Enforcement Conference, oggi in Vaticano, Michele M. Leonhart, a capo della Drug Enforcement Administration (Dea), l’agenzia federale antidroga statunitense, ha consegnato al Papa una targa, un distintivo e un attestato con la qualifica di “agente speciale onorario” conferita a Papa Francesco. Lo si legge sull’Osservatore Romano. A presentare l’evento al Papa è stato il direttore centrale per i servizi antidroga del ministero dell’Interno italiano, Andrea De Gennaro, generale della Guardia di Finanza.
Il quotidiano della Santa Sede, peraltro, riporta oggi la notizia delle iniziative dei vescovi argentini contro la tossicodipendenza. “Non è vero che uno spinello non fa nulla.
Quando ti droghi, smetti di essere te stesso, sei un’altra persona. Il danno che produce la marijuana appare anni dopo averne fatto uso”, dichiara il coordinatore della pastorale sulle tossicodipendenze della Conferenza episcopale argentina, Horacio Reyser, in occasione del lancio della campagna nazionale contro la droga dal titolo “Attiva i tuoi sensi. Domandagli-domandati.
Attivate la Rete”. Si tratta di una campagna di sensibilizzazione al cui lancio ha preso parte, tra gli altri, il presidente della Commissione nazionale per la Pastorale sociale, monsignor Jorge Eduardo Lozano, vescovo di Gualeguaychú. Il presule ha sottolineato che obiettivo di questa attività pastorale è quello “di educare, prevenire, riabilitare e denunciare tutto ciò che è legato al consumo di droga”. La battaglia contro la droga, ha spiegato Reyser, “si vince prima che si inizi a farne uso. Uscire dal mondo della tossicodipendenza è possibile, ma la cosa migliore è non entrarci”.