Ammonta a oltre cinque milioni di dollari il volume di vendite registrato nei primi due giorni di cannabis legale in Illinois, con migliaia di clienti in fila per ore. Nelle prime 24 ore si sono avute oltre 77.000 transazioni per un totale di quasi 3,2 milioni di dollari, secondo quanto riferito dalle autorità statali. Infiorescenze di varia potenza e qualità, olio a base di Thc i prodotti più richiesti. Dei nove dispensari aperti a Chicago mercoledì mattina primo gennaio 2020, soltanto uno era ancora attivo lunedì 6 gennaio pomeriggio, gli altri sono stati costretti a chiudere (temporaneamente) per esaurimento scorte.
Quattro negozi dell’area di Sunnyside invece sono rimasti chiusi l’intera giornata di lunedì, hanno spiegato i proprietari, per far riposare i componenti dello staff, che nell’ultima settimana hanno svolto turni fino a 14-15 ore continuate, per far fronte al boom del business e alla scarsità di impiegati muniti di apposita licenza statale. Hanno riaperto regolarmente alle 9 di martedì mattina. Questi i dati salienti della vendita al minuto di marijuana ricreativa per i maggiorenni appena avviata nell’undicesimo Stato degli Usa.
Il problema maggiore sembra essere quello della scarsità di negozi aperti e delle conseguenti file lunghissime (anche per via di tante comitive arrivate dal limitrofo Stato dell’Indiana). Pur se molti prevedevano due-tre ore di attesa, in realtà si è arrivati fino a sei-sette ore, pur se con hot dog, bevande e sedili caldi forniti dagli stessi negozianti. Altri sono riusciti a entrare solo al terzo tentativo, altri ancora hanno preferito rimandare la visita a quando sarà scemata la “grande novità dell’erba legale”. Qualche negozio ha limitato la spesa massima a 300 dollari per persona, altri hanno privilegiato i cittadini muniti di tessera medica – pur se questi possono fare acquisti nei 55 dispensari a loro dedicati sul territorio statale, alcuni dei quali hanno prontamente abbracciato l’opzione di ampliarsi per la cannabis ricreativa.
Non a caso pendono in Comune svariate richieste per l’apertura di nuovi negozi, in zone dove già operano noti ristoranti e grandi magazzini. Le attuali normative prevedono, nell’area metropolitana di Chicago, sette zone per la vendita di marijuana, con un massimo di sette dispensari per zona e almeno 500 metri di distanza uno dall’altro. Queste procedure, come pure l’intero impianto commerciale, sono in continua revisione da parte delle autorità cittadine per far fronte alla forte domanda.
Le stesse autorità hanno anche predisposto apposite scatole metalliche blu negli aeroporti O’Hare e Midway, dove i passeggeri possono disfarsi di cannabis e prodotti annessi prima di prendere l’aereo: è pur sempre illegale viaggiare in altri Stati (o all’estero) con tali prodotti, come pure consumarli in pubblico.