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Si inaugura oggi, con un’iniziativa di confronto nazionale sul tema dei policonsumi e della cocaina, il centro “Addiction center” a Lacchiarella, alle porte di Milano. Una sperimentazione che vede l’impegno di tre grosse organizzazioni (la cooperativa Lotta contro l’emarginazione, la cooperativa Bessimo e Saman), che vuole essere una risposta innovativa e unica in Italia rispetto all’accoglienza residenziale per persone con problemi di consumo e abuso di alcol e cocaina. Nata da una collaborazione con la Asl Milano 2, “La nuova struttura – spiega Riccardo De Facci, presidente della Cooperativa Lotta contro l’emarginazione – e’ il primo centro pubblico che si occupa di policonsumo, in particolare di cocaina e alcol, e si distingue per la tempistica dell’accoglienza, che in una prima fase puo’ essere anche di una sola settimana, con l’obiettivo di offrire una pausa di distacco dal mondo del consumo. In modulo intermedio, da due settimane a un mese e mezzo, offre invece il tempo necessario a una riflessone consapevole. Il trattamento vero e proprio non va comunque oltre i sei mesi”.
Il nuovo “Addiction center” e’ percio’ una realta’ innovativa.

“Piu’ che una comunita’- spiega De Facci- e’ un service di sistema inserito sui trattamenti ambulatoriali, che fanno un grande lavoro sui contesti familiari e un lavoro piu’ specifico sulle sostanze e i loro effetti cognitivi e comportamentali.
Insomma, un insieme di piu’ voci che vorrebbero concorrere a dare una risposta a fenomeni complessi”. Un struttura che ha tutti i vantaggi del pubblico: “Stiamo chiudendo un contratto con l’Asl – conclude De Facci – abbiamo gia’ un primo gruppo di 5 o 6 ospiti e una lista di attesa di una decina di persone. La risposta dei servizi e’ molto disponibile: la parte residenziale e’ inserita nel sistema sanitario regionale, invece l’offerta ambulatoriale e’ a prezzi calmierati, in rapporto diretto tra paziente e psicoterapeuta”.
Nella struttura e’ gia’ operativa un’equipe di 15 persone (tra psicoterapeuti, psichiatri, internisti, educatori, operatori sociali e infermieri), 12 i posti residenziali a disposizione, ci sara’ la possibilta’ di effettuare un percorso ambulatoriale e psicoterapeutico e verra’ avviato anche un centro studi sul tema dei policonsumi, “una realta’ che non puo’ piu’ essere ignorata – spiega Giovanni Serpelloni, del Dipartimento nazionale antidroghe – Cannabis, eroina, cocaina non vengono assunte quasi mai singolarmente, ma in associazione. Anche l’alcol, in termini di policonsumo, assume dimensioni sempre piu’ preoccupanti”. Se appare in crescita il consumo di cocaina (nel 2011, in base ai dati del laboratorio Prevo.lab dell’Asl di Milano e Regione Lombardia interessera’ circa 700 mila persone tra i 15 e i 17 anni, il 5% in piu’ rispetto ali consumatori registrati nel 2008), il suo uso e’ spesso combinato a quello di altre sostanze.
In particolare, gia’ nel 2007, nella realta’ milanese l’ 83,9% dei consumatori di cocaina dichiarava di aver fatto anche uso di ecstasy nel corso della vita e l’85,9 % anche di oppiacei.
Oggi, quindi, si guarda alla droga con “occhi invecchiati, e nel gap tra cio’ che essa e’ realmente e gli stereotipi che noi abbiamo si insinua il mercato, che continua a crescere”, sostiene il dottor Riccardo Gatti, esperto di dipendenze.”Certamente esiste ancorala droga ‘di una volta’, quella che provoca dipendenza. Ma nell’epoca del consumismo far uso di droghe e’ diventato anch’esso un fenomeno di consumo, di varie sostanze, legali o meno che siano. E non tutte portano alla dipendenza”.
Bisogna percio’ ripensare l’attuale sistema di intervento, quello preventivo, terapeutico e riabilitativo, “che e’ stato costruito attorno alla droga come sinonimo di emarginazione : chi oggi fa uso di sostanze stupefacenti e’ invece socialmente integrato”.