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Calano i Paesi che hanno deciso di mantenere la pena di morte, passati dai 54 del 2005 ai 49 del 2007, ma il computo finale delle esecuzioni resta in ascesa. Nel 2007, infatti, sono stati uccisi 5.851 condannati a morte a fronte dei 5.635 del 2006 e dei 5.494 del 2005. Lo rivela il Rapporto 2008 “La pena di morte nel mondo”, messo a punto da Nessuno Tocchi Caino e presentato oggi a Roma. Una fotografia dello “stato dell’arte” per quanto concerne le esecuzioni capitali.

Il loro incremento, spiega il Rapporto, è dovuto soprattutto all’escalation che si è registrata in Iran, dove le esecuzioni sono aumentate di un terzo, e in Arabia Saudita dove sono addirittura quadruplicate. A conti fatti questi due paesi, insieme alla Cina, conquistano il triste primato di “boia” del 2007. Da sola la Repubblica popolare cinese ha effettuato l’85,4% (almeno 5.000) del totale mondiale delle esecuzioni. l’Iran ne ha effettuate almeno 355 nel 2007 (tra cui 4 donne e 7 minori), altre 127 sono state contate al 30 giugno 2008. L’Arabia Saudita ha eseguito 166 condanne nel 2007 (il quadruplo rispetto alle 39 del 2006) uccidendo almeno 3 minori.

Ancora una volta l’Asia si è confermata essere il continente dove si pratica la quasi totalità della pena di morte nel mondo: le esecuzioni del 2007 sono state 5.782 nel 2007 contro le 5.492 del 2006. La maggior parte, almeno 5.000, sono state eseguite, appunto, in Cina. Le Americhe, invece, sarebbero un continente praticamente libero dalla pena di morte, spiega il Rapporto, se non fosse per gli Stati Uniti, l’unico paese del continente che ha compiuto esecuzioni nel 2007: 42 le persone giustiziate meno, comunque, delle 53 del 2006 e delle 60 del 2005. In Africa, nel 2007, il conto delle esecuzioni si ferma a 26 contro le 87 del 2006 e le 19 del 2005, effettuate in tutto il continente. In Europa, la Bielorussia continua a costituire l’unica eccezione in un continente altrimenti totalmente libero dalla pena di morte.

Ad oggi, specifica il Rapporto, La pena di morte è stata abolita in 148 paesi. Quelli totalmente abolizionisti sono 95, gli abolizionisti per crimini ordinari 8, quelli che attuano una moratoria delle esecuzioni sono 3, i paesi abolizionisti di fatto, che non eseguono cioè sentenze capitali da oltre dieci anni, sono 41. Mentre un paese, la Russia, in quanto membro del Consiglio d’Europa è attualmente impegnato per l’eliminazione. I paesi che mantengono l’esecuzione capitale sono 49, a fronte dei 51 del 2006 e dei 54 del 2005.

Nessuno tocchi Caino: “Nel 2007 giustiziati 12 minorenni”
Roma – Sono stati almeno 12 i minorenni giustiziati nel 2007, in aperto contrasto con quanto stabilito dal Patto Internazionale sui diritti civili e politici e dalla Convenzione delle Nazioni Unite sui diritti del fanciullo. Lo segnala il Rapporto 2008 “La pena di morte nel mondo” di Nessuno tocchi Caino. In Iran le esecuzioni di minori sono state almeno 7, 3 in Arabia Saudita, uno in Pakistan e un’altra nello Yemen. Nel 2006, le esecuzioni di minori erano state almeno 8, di cui 7 in Iran e uno in Pakistan.