Il ministro della Giustizia americano, Eric Holder, annuncia oggi una riduzione del minimo delle pene richieste per reati di droga commessi da imputati che non hanno legami con le gang o le bande internazionali di narcos. La nuova misura fa parte di un piu’ ampio progetto di riforma carceraria che verra’ illustrato in un discorso all’American Bar Associationdi San Francisco. Il piano prevede anche la riduzione delle condanne per detenuti anziani, condannati per crimini non violenti, e la ricerca di pene alternative alla detenzione sempre per crimini non violenti. “Un circolo vizioso di poverta’, criminalita’ e detenzione tiene troppi americani in trappola e indebolisce troppe comunita’ – si legge nelle anticipazioni del discorso del ministro della Giustizia – e molti aspetti del nostro sistema di giustizia possono effettivamente esacerbare questo problema invece di alleviarlo”. Holder cosi’ vuole una riforma tesa a riservare le pene piu’ severe per i trafficanti di droga legati a gang o alle grandi organizzazioni internazionali e non ai piccoli spacciatori.
“Troppi americani vanno in prigione per periodi troppo lunghi e motivazioni non adeguate, non possiamo continuare a perseguirte ed incarcerare per diventare una nazione piu’ sicura”, afferma ancora Holder. Se dal 1980 la popolazione e’ aumentata di un terzo dal 1980, nello stesso periodo la popolazione carceraria e’ cresciuta dall’800%. Le prigioni federali americane superano in media del 40% , e la loro gestione costa 80 miliardi all’anno, secondo dati del dipartimento di Giustizia del 2010.