La manifestazione organizzata da ”Insieme per la costituzione” per il 24 giugno che vede coinvolta la Cgil insieme a una molteplicità di organizzazioni della società civile, rappresenta un appuntamento particolarmente significativo in questa fase politica e sociale contrassegnata da una progressiva restrizione del diritto alla salute e dei diritti civili sanciti dalla Costituzione. Le politiche sulle droghe, in questo quadro, rischiano un ulteriore peggioramento che ricadrà pesantemente sulle persone che usano droghe (Pud) e sui cittadini.
Come è noto le politiche italiane sono incentrate sul modello della lotta alla droga, che ha determinato danni ingenti nel corso degli anni. Per effetto di un articolo della legge sulle droghe, infatti, un terzo dei detenuti è rappresentato da Pud, mentre negli ultimi trent’anni oltre un milione e mezza di persone, prevalentemente consumatori di cannabis, sono state oggetto di restrizioni della libertà per la stessa legge. Inoltre dal 2017 è stata introdotta nei Lea la Riduzione del danno (Rdd) ,ma a tutt’oggi la sua applicazione è disattesa negando il diritto alla salute collegato. La Rdd rappresenta, infatti, il modello territoriale complesso di intervento, risultato più efficace per rispondere alle modificazioni continue del fenomeno dei consumi di droghe e ai diversi modelli di consumo collegati.
Non è un caso che in questa situazione dominata dal sistema penale e dal modello patologizzante del fenomeno, due organismi dell’Onu hanno puntato il dito “sull’ approccio punitivo al consumo di droghe e l’insufficiente disponibilità di programmi di riduzione del danno” delle politiche italiane. Un monito che richiama la Costituzione italiana e in particolare l’art. 2 sui diritti inviolabili e l’art 32 sul diritto alla salute.
Da tempo come Forum Droghe, nello spirito della Costituzione italiana, insieme a diverse organizzazioni, abbiamo richiesto un cambio di rotta nelle politiche sulle droghe anche con proposte di legge per depenalizzare tutte le condotte legate ai consumi di droghe e per la regolazione legale della cannabis, riadeguando il sistema dei servizi verso la tutela e promozione della salute.
Nel contempo in diverse occasioni, abbiamo lanciato iniziative politiche verso obiettivi intermedi in questa direzione, e tra queste, la proposta di un atto di indirizzo della Conferenza Stato-Regioni per attuare in modo uniforme la Rdd e il lancio di un processo di riduzione del ricorso al carcere con una strategia di depenalizzazione e decriminalizzazione delle Pud utilizzando in modo esteso le misure alternative e prevedendo dispositivi interistituzionali specifici.
Stefano Vecchio, presidente di Forum Droghe