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Nelle elezioni di medio termine gli elettori hanno votato contro le leggi per una legalizzazione delle droghe, ma ne hanno approvato alcune minori per togliere la sostanza dalle priorita’ della polizia.
In Colorado, Sud Dakota e Nevada non sono passate le nuove proposte di legge sul possesso e consumo di cannabis.
In Colorado, l’Emendament 44, sostenuto dal 44% della popolazione, prevedeva l’eliminazione dei provvedimenti penali per il possesso di un’oncia (28 grammi) di marijuana per i maggiori di 21 anni.
In Nevada, la Question 7, sostenuta dal 44% dei voti, chiedeva oltre che l’eliminazione dal codice penale del possesso e del consumo privato di piccole quantita’ di cannabis, anche la creazione di un sistema statale di tassazione, coltivazione, distribuzione e vendita della sostanza agli adulti.
Nel Sud Dakota, la Initiated Measure 4, sostenuta dal 48% dei voti, prevedeva che i medici potessero prescrivere la marijuana per fini terapeutici.
A livello locale, ad Eureka Springs in Arkansas, il 64% degli elettori ha approvato un’ordinanza comunale che prevede l’ordine di comparizione in tribunale invece dell’arresto per gli adulti trovati in possesso di piu’ di un’oncia di cannabis.
In California, gli elettori di Santa Barbara hanno votato, al 65%, la Measure P, che toglie dalle priorita’ della polizia le attivita’ connesse all’investigazione e all’arresto per il possesso e il consumo di cannabis (per gli adulti). Mozione simile, con il 63% dei voti, a Santa Cruz e Santa Monica. Referendum simile nel Montana, con il 53% dei voti favorevoli.
In Massachusetts, sono stati approvati diversi referendum cittadini sulla decriminnalizzazine del consumo personale di marijuana, e la legalizzazione per fini terapeutici. Dal 2002, in questo Stato piu’ di 420 mila elettori di 110 agglomerati urbani hanno votato a favore di leggi pro marijuana.