Riccardo Magi, parlamentare di +Europa, ha presentato nei giorni scorsi una interpellanza parlamentare sui fondi messi a bilancio nel 2019 sulle attività del centro di responsabilità «Politiche antidroga» e quindi del DPA. Nel testo del documento Magi sottolinea come “le somme complessivamente assegnate alle «Politiche antidroga» per il 2019 sono pari ad euro 4.541.494 e sono destinate per euro 40.725 al funzionamento degli uffici del DPA e per euro 4.500.769,00 per gli interventi in materia” e che “46.161 euro (quasi un decimo del totale) saranno destinate alla «spesa per la Conferenza triennale sui problemi connessi alla tossicodipendenza ivi compresi gli eventi preparatori».”
“Si tratta – sottolinea il parlamentare radicale – della Conferenza nazionale sui problemi connessi alla diffusione delle sostanze stupefacenti e psicotrope che deve essere convocata ogni tre anni dal Presidente del Consiglio dei ministri, ai sensi del decreto del Presidente della Repubblica n. 309 del 1990 (articolo 1, comma 15)” che rimane non convocata da ormai 10 anni. Magi ricorda come “in un’intervista apparsa nell’home page del sito web del Dipartimento per le politiche antidroga, il Ministro per la famiglia e le disabilità Lorenzo Fontana, a cui sono state affidate le deleghe delle politiche sulle dipendenze, ad una precisa domanda sulla Conferenza nazionale, testualmente risponde: «L’ultima conferenza è stata organizzata nel 2009 ed i governi successivi hanno ritenuto, per vari motivi, di posticiparne la organizzazione. Nel corso del prossimo anno è nostra intenzione attivare dei tavoli preparatori di confronto per avviare già un primo circuito di confronto. Ci sembra il modo più produttivo di lavorare. Non sarò io ad indicare l’ordine del giorno ma gli operatori stessi attraverso un sistema di pubblica consultazione mediata delle singole Regioni a cui dovranno necessariamente partecipare gli operatori dei servizi pubblici, del privato sociale, i referenti delle Amministrazioni centrali e periferiche, i ricercatori universitari, le famiglie, cioè tutti i portatori di interesse nelle settore delle tossicodipendenze»”.
Alla luce di queste considerazioni il deputato chiede quindi al Governo se “intenda rispettare quanto previsto dall’articolo 1, comma 15, del decreto del Presidente della Repubblica n. 309 del 1990, convocando, a distanza di dieci anni dalla precedente, la VII Conferenza nazionale sui problemi connessi alla diffusione delle sostanze stupefacenti e psicotrope” e “se nei dieci anni passati, ogni anno, sia stato previsto nel bilancio di previsione della Presidenza del Consiglio dei ministri uno stanziamento analogo a quello citato in premessa, ovvero «spesa per la Conferenza triennale sui problemi connessi alla tossicodipendenza ivi compresi gli eventi preparatori»”. Infine viene chiesto se all’interno della prossima relazione al Parlamento sullo stato delle tossicodipendenze in Italia, sarà dato conto analitico delle spese effettuate dal Dipartimento per le politiche antidroga (DPA).