L’Osservatorio sul superamento degli OPG e sulle REMS e il Coordinamento nazionale REMS hanno effettuato in queste settimane un monitoraggio, tramite questionario, sull’impatto dell’emergenza da Covid-19 nelle Residenze per l’Esecuzione delle Misure di Sicurezza.
Sono stati pubblicati in queste ore sul sito web dell’Osservatorio i primi risultati della ricerca che trovate qui sotto.
Il report è suddiviso in due parti: nella prima vi è l’elaborazione dei dati contenuti nei questionari. Nella seconda parte vi è una raccolta di osservazioni contenute nei questionari ed un commento, con una possibile chiave di lettura che tenta di evidenziare, per punti, alcuni aspetti rilevanti anche per il futuro, sia in termini gestionali che progettuali.
“In queste settimane vi sono state diverse riflessioni e prese di posizione sulla salute mentale, ma ritenevamo necessario fosse accesa l’attenzione anche sullo stato delle Rems. Ci auguriamo che questo “monitoraggio sulle Rems al tempo del covid-19” offra, proprio nella difficile situazione di emergenza che stiamo vivendo, un’occasione per riprendere il processo riformatore della legge 81/2014, che ha chiuso gli OPG e avviato un nuovo percorso per affrontare il complesso tema del rapporto fra diritto alla tutela della salute mentale e giustizia” hanno commentato Raffaele Barone e Pietro Pellegrini – Coordinamento nazionale Rems e Stefano Cecconi – Osservatorio sul Superamento degli Opg e sulle Rems.
“Dopo 5 anni dalla chiusura dell’ultimo OPG, un anniversario che in tempi diversi avremmo ricordato, per il sistema delle Rems si impone un bilancio e una verifica sia organizzativa sia degli aspetti giuridici. Sappiamo che la riforma è incompleta, anche se nell’ultimo anno abbiamo avuto l’importante sentenza 99/2019 della Corte Costituzionale (che ha ribadito, tra le altre cose, che la Rems non ha sostituito l’Opg) e si è aperto di nuovo il dibattito su una possibile riforma del codice penale relativamente a misure di sicurezza e imputabilità (importante per una discussione è la proposta di legge elaborata da Franco Corleone, fatta propria dal Consiglio regionale della Regione Toscana e inviata al Parlamento).
In questo quadro crediamo che l’esperienza, pur non facile, di coordinamento dei DSM e delle REMS debba continuare, mantenendo la collaborazione sia con il mondo tecnico e scientifico sia con la società civile e associativa che ha raccolto l’esperienza di StopOpg ed oggi lavora per mantenere attivo l’Osservatorio Nazionale.”