Tempo di lettura: < 1 minuto

Neonati tossicodipendenti: e’ la realta’ sempre piu’ diffusa nelle comunita’ aborigene del Canada e per cui medici hanno lanciato l’allarme.
La situazione piu’ critica nella comunita’ Sioux Lookout dell’Ontario, dove – racconta il personale medico e paramedico che opera nella riserva – i bambini nati da mamme tossicodipendenti, chiamati ‘Oxy baby’, si riconoscono dal pianto acuto e lamentoso. I dati elaborati dai ricercatori della facolta’ di Medicina Familiare all’Universita’ McMaster sono impressionanti: nei primi sei mesi del 2009 l’8,4% dei bambini nati nella riserva erano stati esposti all’ossicodone gia’ nell’utero. La cifra e’ piu’ che raddoppiata nel 2010, raggiungendo il 17,2%.
L’abuso di droga e alcol all’interno delle comunita’ dei nativi nel nord dell’Ontario ha raggiunto oramai livelli mai visti prima in nessun’altra zona del Paese e riguarda soprattutto donne in eta’ riproduttiva. I loro bambini – spiegano gli studiosi – appaiono normali alla nascita, ma cominciano a dare presto segni di malessere dopo le prime settimane di vita o i primi giorni. I sintomi piu’ diffusi sono tremori, iperirritabilita’, insufficienza alimentare e, spesso, diarrea. La maggior parte di questi bimbi viene poi data in affidamento presso strutture specializzate, visto che quasi sempre i genitori sono considerati non in grado di occuparsene.