Entrata gratuita e droga a volonta’, da anfetamine mischiate con l’ammoniaca alla ketamina (principio attivo dell’ecstasy) a cartoni imbevuti nell’lsd. E’ quanto ha visto e fotografato una giornalista di Sky.it, Chiara Ribichini, infiltratasi lo scorso 19 settembre ad un rave party a Cornaredo, nel milanese, in capannone abbandonato. I partecipanti si danno l’appuntamento via web, li’ si drogano e ballano (fino alla mattina) su musica techno. Il rave – racconta la redattrice – comincia intorno a mezzanotte, il luogo si conosce solo alle 23. Ci sono gruppi di giovani, tra i 15 e 30 anni. All’arrivo, l’aria e’ frenetica, e’ un continuo squillare dei telefoni. Lo spaccio comincia subito, in tavoli-bancarelle. Tra le auto arrivate, anche pullman, targhe italiane, francesi.
Nel capannone, la musica: le console dei dj e le casse, dieci file di woofer incolonnati uno sull’altro che pompano bassi.
Sulla pista, luci verdi e rosse. I rumori sono assordanti.
Difficile respirare, fra fumi di ogni genere, ogni tanto qualcuno si avvicina ai pilastri ed urina.
Mezzo grammo di amfetamina costa 35 euro. Si vende anche mdma (il principio attivo dell’ecstasy). Ci sono dei fogli sui tavoli, ma non servono per disegnare. Qui li chiamano cartoni e sono imbevuti nell’lsd. Diventeranno centinaia di trip.
Alle 4 il rave si ferma, per pochi minuti. Riprende alle 6.30. Alle 8 sono rimasti in pochi. Molti si siedono per terra.
Si accasciano. Qualcuno, sotto l’effetto eccitante dell’mdma, continua a ballare con movimenti sempre piu’ sconnessi.
E’ pieno giorno. La ‘ditta’ ora ha un nome: Icoma. A poche decine di metri si scorgono delle villette. In fondo alla strada si riaffaccia una pattuglia dei carabinieri. Sabato 26 settembre free party a Bologna.