Sia gli sforzi per sfatare il binomio “consumo di cocaina = successo”, sia la mera repressione, non hanno ottenuto, per ora, che un risultato molto relativo. Rispetto a un calo dell’uso pressoche’ generalizzato di tutte le sostanze stupefacenti -legali e illegali-, la quota di persone che assume cocaina e’ rimasta stabile, secondo la Encuesta Domiciliaria sobre Alcohol y Drogas en Espana presentata dai ministri della Sanita’, Bernat Soria, e degli Interni, Alfredo Pérez Rubalcaba. I dati sulla cocaina (conseguiti nel 2007 e nel 2008 tramite 23.715 interviste fatte a persone dai 15 ai 64 anni residenti in Spagna) sono la copia di quelli di due anni fa: l’ha usata, negli ultimi12 mesi, il 3% della popolazione, e negli ultimi 30 giorni (considerato un uso frequente) l’1,6%. Soria ha aggiunto che sebbene sia un tasso di consumo piuttosto basso rispetto ad alcol, tabacco e cannabis, il 46% delle persone che ricorrono a un centro di disintossicazione indica la cocaina come prima sostanza (prevalgono i poliassuntori). La buona notizia e’ che esiste piu’ consapevolezza del rischio e una maggiore difficolta’ ad accedere a questa come alle altre sostanze. Forse si puo’ interpretarla come un maggior controllo da parte dei consumatori.
Rispetto alle due droghe piu’ consumate -tabacco e alcol-, il ministro della Sanita’ ha spiegato che la quantita’ dei consumatori regolari (29,6% e 10,2%) e’ la piu’ bassa degli ultimi dieci anni. Anche l’uso di cannabis, la terza sostanza della lista, e’ in regresso: oggi l’assume sporadicamente il 10,1% della popolazione contro l’11,3% del 2003. I ministri hanno anche sottolineato il minor consumo d’alcol, in particolare il numero dei bevitori a rischio (uomini che ingeriscono oltre 50 cc d’alcol al giorno, pari a un litro di birra, mezzo di vino o tre superalcolici e le donne con 30 cc giornalieri); in questa categoria si trova il 3,4% della popolazione (4,6% maschi e 2,2% donne): le cifre piu’ basse dell’ultimo decennio. In quanto ad altre sostanze (extasy, allucinogeni, anfetamine, eroina), il loro consumo e’ minoritario e si e’ stabilizzato o in calo: l’uso abituale di extasy riguarda lo 0,6% della popolazione e l’eroina meno dello 0,1%.