Le stanze del consumo, dove il tossicodipendente puo’ iniettarsi lo stupefacente sotto controllo medico e dove vengono fornite siringhe pulite, è altamente conveniente dal punto di vista della spesa pubblica. Lo suggerisce uno studio del Center for Aids Intervention Research del Medical College of Wisonsin pubblicato sulla rivista scientifica Addiction.
Lo studio si e’ concentrato sulla ‘stanza del consumo’ di Vancouver nota come Insite (Safe Injection Facility). L’analisi ha esaminato l’impatto dei programmi di Insite per un solo anno.Sono stati utilizzati modelli matematici per calcolare il numero di ulteriori infezioni da HIV che ci si aspetterebbe se Insite fosse chiuso. I costi medici relativi all’HIV associati a queste infezioni prevenibili nell’arco della vita del paziente sono stati confrontati con i costi operativi annuali di Insite. Se Insite fosse stato chiuso, spiegano gli autori, il numero annuale di contagi da HIV a Vancouver aumenterebbe da 179,3 a 262,8. “Queste 83,5 infezioni prevenibili (grazie a Insite) comportano un costo di 17,6 milioni dollari (canadesi) per assistenza medica, superando di gran lunga i costi operativi di Insite, che sono di circa 3 milioni all’anno”, scrivono. “Insite e il programma di scambio siringhe riduce notevolmente l’incidenza di infezione da HIV all’interno della comunità di Vancouver”, concludono i ricercatori. “Il risparmio economico associato ai costi medici relativi ai contagi scongiurati sono più che sufficienti a compensare i costi operativi di Insite”.