Libri della Ragione
Presentazioni di libri per ragionare sulla società
Quinta Sessione
Presentazioni di libri per ragionare sulla società
Quinta Sessione
7 febbraio – 7 marzo 2023 | Libraccio Ferrara
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Storia culturale degli stupefacenti
martedì | 21 febbraio 2023 | ore 17,30
Denise Amerini
Responsabile dipendenze e carcere CGIL Nazionale
Responsabile dipendenze e carcere CGIL Nazionale
Francesca Battista
Segreteria Camera del Lavoro di Ferrara
Segreteria Camera del Lavoro di Ferrara
dialogano con l’autore
Paolo Nencini
Paolo Nencini
Gli storici hanno ricostruito con cura l’espandersi dell’uso non terapeutico degli stupefacenti a partire dall’inizio dell’Ottocento e gli interventi atti al suo controllo ad opera dei makers of history. Ma dove sono i soggetti di questi avvenimenti, i tossicodipendenti e quelli che, in base alle legislazioni restrittive, sono divenuti spacciatori? Che ne è stato di loro? Secondo il filosofo tedesco Hans Magnus Enzensberger, la risposta a questo genere di domande è da cercarsi nella letteratura, che è infatti una forma di storiografia, in quanto fornisce il punto di vista soggettivo da giustapporre all’oggettività degli avvenimenti narrati dagli storici.
Questo libro si è posto l’obiettivo di ricostruire una storia oggettiva della tossicodipendenza, a partire dall’esame del la letteratura. Da De Quincey e Gautier, suscitatori di nuove curiosità, a Daudet e Rohmer, difensori di civiltà e imperi contro la minaccia stupefacente, la letteratura è stata puntuale ed efficace nel testimoniarci del mutare dello spirito del tempo.
Caduta l’illusione di uno sradicamento definitivo del consumo di stupefacenti, sono stati poi numerosi gli autori che nel progredire del XX secolo hanno raccontato del persistere di tale consumo all’interno di vere e proprie controculture, mentre altri hanno saputo farsi anche anticipatori distopici di nuove possibili droghe, dal davamesk di Witkiewicz al dylar di De Lillo; fino ai testimoni dell’uso degli allucinogeni come strumenti di introspezione alla
ricerca dei limiti della conoscenza umana.
Questo libro si è posto l’obiettivo di ricostruire una storia oggettiva della tossicodipendenza, a partire dall’esame del la letteratura. Da De Quincey e Gautier, suscitatori di nuove curiosità, a Daudet e Rohmer, difensori di civiltà e imperi contro la minaccia stupefacente, la letteratura è stata puntuale ed efficace nel testimoniarci del mutare dello spirito del tempo.
Caduta l’illusione di uno sradicamento definitivo del consumo di stupefacenti, sono stati poi numerosi gli autori che nel progredire del XX secolo hanno raccontato del persistere di tale consumo all’interno di vere e proprie controculture, mentre altri hanno saputo farsi anche anticipatori distopici di nuove possibili droghe, dal davamesk di Witkiewicz al dylar di De Lillo; fino ai testimoni dell’uso degli allucinogeni come strumenti di introspezione alla
ricerca dei limiti della conoscenza umana.
Futura | 2022 | Pagine 400 | 24 € | ISBN 978-88-230-2342-0