Cinque bicchieri di vino a settimana, come dire meno di uno al giorno, e il rischio di sviluppare l’artrite reumatoide si dimezza. A porre l’accento sugli effetti benefici del ‘nettare degli dei’, pur non dimenticando quanto l’alcol possa far male se consumato in quantita’ eccessive, sono i ricercatori del Karolinska Institutet di Stoccolma. Gli scienziati svedesi hanno testato gli effetti del vino su 2.750 persone coinvolte in due diversi studi ad hoc, pubblicati entrambi sulla rivista ‘Annals of the Rheumatic Diseases’.
Entrambe le indagini si concentravano sull’approfondimento dei fattori ambientali e genetici di rischio per l’artrite reumatoide, malattia autoimmune che colpisce 400 mila italiani, soprattutto donne.
Tutti i partecipanti agli studi scandinavi hanno risposto a domande riguardanti il loro stile di vita, dall’alimentazione alla presenza del vizio del fumo.
Le analisi incrociate dei ricercatori hanno confermato, come sottolineato da studi precedenti, che la sigaretta e’ un grande elemento di pericolo per lo sviluppo dell’artrite reumatoide, mentre un moderato consumo di alcolici e’ in grado di ridurre il rischio di processi infiammatori alla base della malattia, anche se il motivo non e’ ancora stato chiarito e, come evidenziano gli autori, saranno necessari approfondimenti per avere informazioni piu’ precise.