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Il mercato della canapa è incontrollabile; depenalizzarne il consumo permetterebbe di passare ad una regolamentazione severamente limitata dal profilo legale. Ne sono convinti esponenti dei socialisti, dei verdi, dei liberali e dei popolari democratici che venerdì hanno lanciato la campagna in favore di un sì all’iniziativa «per una politica della canapa che sia ragionevole e che protegga efficacemente i giovani».

Secondo i suoi sostenitori, il progetto è preferibile all’attuale politica di proibizione perché darebbe un messaggio chiaro ai giovani: il consumo di canapa può nuocere alla salute ed è vietato ai minorenni. Diverso il discorso per quanto riguarda gli adulti. In questo caso, fumare uno spinello è frutto di una decisione personale e rientra nella responsabilità di ciascuno.

Del resto, la legislazione in vigore non ha effetti sul consumo di canapa, che è rimasto stabile. La deputata liberale Christa Markwalder ha citato la cifra di 500.000 consumatori regolari ed occasionali. Inoltre, le 27.500 denunce registrate nel 2005 non fanno altro che oberare di lavoro la polizia.

Per i sostenitori dell’iniziativa, il testo non è comunque un assegno in bianco per il consumo di stupefacenti.

L’iniziativa è sostenuta ufficialmente dal Partito socialista svizzero e dal Partito liberale radicale. Il Partito popolare democratico invita a votare no, ma molti dei suoi membri sono a favore dell’iniziativa.