“Dalle ultime indagini condotte in Marocco su terrorismo e traffico di droga e’ emerso chiaramente come i trafficanti siano collusi con il Fronte Polisario, che a sua volta collabora su questo fronte con al-Qaeda nel Maghreb islamico”. E’ quanto spiega ad AKI-ADNKRONOS INTERNATIONAL il funzionario della polizia marocchina Jilal Najah, a margine della conferenza euro-africana sulla sicurezza in corso a Napoli. Esprimendo la “volonta’ di cooperazione con le altre polizie della regione”, Najah spiega che “quello spesso non viene detto e’ che i gruppi criminali che trafficano droga ed esseri umani nel Sahara sono collusi con formazioni politiche e terroristiche della regione, come il Fronte Polisario e l’organizzazione di al-Qaeda nel Maghreb islamico”.
Secondo l’esperto di terrorismo, “molte attivita’ criminali nella regione, come il traffico di immigrati, di droga e di armi, vede come protagonisti esponenti del gruppo separatista che ha proprie basi nel Sahara algerino. Usano questi canali per finanziarsi e sfruttano il confine meridionale dell’Algeria. Purtroppo in Europa questo problema non viene compreso a sufficienza”.
Il funzionario marocchino cita come esempio “recenti indagini, come quelle sulla cellula terroristica scoperta ad Amghala, nel Sahara occidentale. Abbiamo trovato nel deserto un vero e proprio arsenale di armi e i terroristi di al-Qaeda hanno potuto portarle in Marocco solo grazie all’aiuto del Polisario – sostiene. Questa indagine ha provato in modo incontrovertibile i rapporti non solo tra il Polisario e i trafficanti di armi, ma anche con al-Qaeda”.